Birmania: Facebook chiude la pagina dell’esercito

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La pagina si chiama ‘Tatmadaw – True News Information Team’ e, secondo quanto spiegato da Facebook in una nota, ha più volte “violato le regole della comunità che vietano l’incitamento alla violenza”.

“L’uso della forza letale, dell’intimidazione e delle violenze contro i manifestanti pacifici è inaccettabile – scrive in un tweet -.

Faccio appello a tutti i partiti a rispettare i risultati delle elezioni e di tornare alle norme civili”

Il segretario generale dell’Onu, António Guterres, condanna “l’uso della forza letale” in Birmania, dove ieri due manifestanti contro il golpe sono stati uccisi dai colpi delle forze dell’ordine. (OggiNotizie)

Su altre fonti

“Confermiamo che la morte” della giovane “è avvenuta alle 11”, ha riferito un medico dell’ospedale nel quale era ricoverata aggiungendo che il suo corpo è stato già portato all’istituto di medicina legale per l’autopsia. (Improntaunika.it)

Dove, per rispondere alla proteste, i militari hanno mandato un contingente di 500 poliziotti e soldati. Prima del golpe, il mondo guardava con speranza alla transizione democratica guidata dalla Premio Nobel per la pace Suu Kyi, nonostante la delusione legata alla sua vicinanza all’esercito e alla sua negazione del massacro della minoranza Rohingya. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Molti uffici pubblici e banche sono inoltre paralizzati dalla campagna di disobbedienza civile. I manifestanti sono particolarmente numerosi a Rangoon (Yangon), la principale città del Paese, ma sono migliaia anche a Naypyidaw, la capitale, molti dei quali in motocicletta. (La Nuova Sardegna)

(askanews) - I poliziotti hanno aperto il fuoco contro i manifestanti a Mandalay, seconda città del Myanmar e porto commerciale sul fiume Irrawaddy. Il raid della polizia è divenuto violento nel cantiere navale della città dopo che i dimostranti radunati hanno tentato di impedire gli arresti, hanno riferito dei reporter di France Presse sul posto. (Tiscali.it)

Facebook ha chiuso l’account gestito dall’esercito della Birmania in seguito al colpo di stato e alla repressione della manifestazioni da parte dei militari che ieri ha portato alla morte di due persone. (La Rampa)

È morta la donna di 20 anni colpita alla testa la settimana scorsa durante le manifestazioni contro il golpe in Birmania. “Confermiamo che la morte” della giovane “è avvenuta alle 11“, ha riferito un medico dell’ospedale nel quale era ricoverata aggiungendo che il suo corpo è stato già portato all’istituto di medicina legale per l’autopsia. (Il Valore Italiano)