Pos e contante: verità e frottole. Il commento di Sileoni (Fabi)

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L’intervento di Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi, su Pos, contanti e non solo Nelle casette di sicurezza delle banche potrebbero esserci anche più di 200 miliardi di euro in contanti. La procura di Milano stimò 150 miliardi nel 2016 e dopo cinque, sei anni è probabile che le banconote depositate nelle cassette siano molte di più. Stiamo parlando di una cifra pari a circa il 10% del Pil. (Start Magazine)

Ne parlano anche altre testate

L'obbligo di accettare i pagamenti col Pos è un gigantesco "regalo alle banche" e se l'obiettivo è incentivare l'uso delle carte i costi delle commissioni andrebbero azzerati. Così la pensano i "No Pos" e più in generale coloro che sono schierati contro l'obbligo per commercianti e professionisti di accettare pagamenti tracciabili a prescindere dalla cifra. (Today.it)

L’ipotesi del governo di abolire le sanzioni per chi non accetta pagamenti elettronici inferiori a 40 euro non sembra infatti raccogliere l’entusiasmo dei negozianti del centro, che durante i giorni dello shopping natalizio commentano con una certa freddezza la novità che potrebbe scattare dal primo gennaio. (il Resto del Carlino)

Anche ad Asti arriva l’eco nazionale della “battaglia del POS” tra favorevoli e contrari alla soglia, comunque non ancora stabilita, sotto la quale i commercianti non saranno più tenuti ad accettare pagamenti digitali. (La Nuova Provincia - Asti)

Finora esercenti e attività professionali erano tenuti ad accettare i pagamenti a mezzo Pos, rischiando una sanzione amministrativa, introdotta da pochi mesi, pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore del pagamento elettronico rifiutato. (il Resto del Carlino)

"Con la manovra di bilancio varata dal Governo e in discussione in questi giorni in Parlamento, l’esecutivo Meloni ha intrapreso una giusta direzione di marcia – ha detto Giulio Gennari, presidente di Ascom Grosseto –. (LA NAZIONE)

Perché ad alcuni commercianti il Pos non piace? Tra le ragioni gli esercenti lamentano i costi per uno strumento di pagamento che, secondo alcuni, va a esclusivo vantaggio degli acquirenti. (Start Magazine)