Asse elettorale tra Conte, Zingaretti e Grillo, con Di Maio depotenziato

La Prima Pagina INTERNO

L’ex vice premier è risentito, non applaude nemmeno una volta.

Quel che è certo che prende corpo l’ipotesi di un asse in chiave elettorale tra Conte, Zingaretti e Grillo, con Di Maio depotenziato.

Il premier Giuseppe Conte mette all’angolo Luigi Di Maio.

Appena termina di parlare, Conte si volta verso Gualtieri, riceve le congratulazioni, alla sua sinistra nemmeno si gira, ha compreso, il discorso sul Mes non è stato gradito da Di Maio. (La Prima Pagina)

Su altre fonti

Conte è profondamente cambiato, nel giudizio del mondo politico, dopo il crollo del suo primo gabinetto, tanto che molti nel Pd lo vedrebbero bene come uomo di partito, non solo delle istituzioni. Non ci si nasconde che l'insofferenza dei democratici, non tanto verso i grillini quanto verso Di Maio, è andata aumentando, riportando in evidenza una prospettiva che ciclicamente riaffiora: la trasformazione di Giuseppe Conte in guida politica. (Italia Oggi)

"Non si può rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni. (Adnkronos) - "Rivendichiamo l'idea di una politica non urlata o egoista e oggi sul tema della prescrizione il Pd si è confermato forza leale con la maggioranza. (SassariNotizie.com)

Per i deputati del Partito democratico però, ora serve raggiungere un’intesa sulla riforma del processo penale. La Camera ha disinnescato il tentativo del centrodestra di bloccare la riforma Bonafede sulla prescrizione. (Pickline)

politica. (Adnkronos) - "Un messaggio dovrebbe arrivare anche ai vertici di 'Italia Viva', che oggi ha deciso di disertare l’aula, la cui maggioranza di elettori si schiererebbe proprio a favore della riforma della prescrizione che entra in vigore a gennaio (51%). (SassariNotizie.com)

Lo dice il segretario Pd Nicola Zingaretti. Non si può rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it Così il Deputato del Partito Democratico Michele Bordo, intervenuto all'esterno di Montecitorio. (Il Gazzettino)