Vicenza, caporalato in un’azienda di acque minerali: turni massacranti e ricatti sessuali

Corriere della Sera INTERNO

Questi, da quanto emerso, venivano «arruolati» con la complicità di un connazionale che aveva il ruolo di «caporale».

Venivano forniti loro, dietro pagamento, documenti di identità comunitari, spesso falsi, e venivano adibiti a carrellisti, a prescindere dal possesso o meno del patentino per muletto

Non erano previste pause per loro, nessuna sosta nemmeno per pranzare.

Lavoravano sotto la costante minaccia di un ingiusto licenziamento, quella usata dal caporale anche per imporre (o tentare di imporre) ai neo assunti delle prestazioni sessuali. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

25-quinquies e 25-duodecies del D.Lgs In due occasioni, il caporale aveva imposto o tentato di imporre prestazioni sessuali a dipendenti neo-assunti, sotto minaccia di licenziamento. (VicenzaToday)

A condurre la prima fase di investigazione sul caso è la tenenza della Guardia di Finanza di Schio, dopo aver raccolto le testimonianze dirette dei tre lavoratori stranieri, per ricostruire i contorni vicenda che li riguarda da vicino, per poi “scoperchiare” altre condotte illecite. (L'Eco Vicentino)

Così come tanti altri, che avevano ‘osato’ ribellarsi a quelle disumane condizioni di lavoro e che potevano rappresentare una minaccia. La paura degli indagati infatti, era quella che si integrassero con la gente comune e spifferassero quanto accadeva nella ditta. (altovicentinonline.it)

con sedi in Lombardia ma, di fatto, impiegati all’interno di una società vicentina, attiva nel settore dell’imbottigliamento di acqua minerale e di bibite analcoliche, che lamentavano reiterate condotte di sfruttamento del lavoro. (Oggi Treviso)

E' questa la risposta dell'azienda agli avvenimenti inerenti all’indagine per sfruttamento del lavoro condotta dalla Guardia di Finanza di Schio. (VicenzaToday)

Caporalato. Nel mirino della Guardia di Finanza di Schio è finita una S.p.A. di Posina operante nel settore delle acque minerali per sfruttamento del lavoro e intermediazione illecita. (Collettiva)