Caso Grillo, Ciro e amici in tribunale: cosa ha deciso la Procura

Virgilio Notizie INTERNO

La Procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per i quattro e l’udienza è stata fissata per il 25 giugno.

Caso Grillo, Ciro e amici in tribunale: cosa ha deciso la Procura Ciro Grillo e gli amici, accusati di violenza sessuale di gruppo, andranno a processo: la Procura ha disposto il rinvio a giudizio per i quattro. Ciro Grillo e i suoi amici, tutti accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa italonorvegese, all’epoca 19enne, saranno processati. (Virgilio Notizie)

Su altri media

Posizione però che già vacilla stando a sentire gli altri: «Le abbiamo fatte un po’ tutti, tranne Corsiglia, che non c’era». Ad agosto 2019, un mese dopo la denuncia della 19enne, i quattro indagati sono stati portati in una stanza della caserma dei carabinieri di Genova. (Open)

in foto: Ciro Grillo. La procura di Tempio Pausania ieri ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e i suoi tre amici nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza avvenuta nel luglio del 2019 nell'abitazione di Beppe Grillo a Porto Cervo. (Fanpage.it)

Ciro Grillo e amici, chiesto rinvio a giudizio: le prove del pm La Procura di Tempio Pausania ha inoltrato la richiesta di rinvio a giudizio per Ciro Grillo e altri tre amici, presentando alcune fonti di prova. (Virgilio Notizie)

Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento 5 Stelle, riascoltato dagli investigatori, avrebbe preso le distanze dagli amici sulla seconda vicenda, confermata dalle foto e dai video poi scambiati in chat. (Virgilio Notizie)

Una versione ribadita da Ciro ancora lunedì scorso davanti ai carabinieri di Genova, dove ha anche detto che quello nelle foto oscene, fatte mentre l'amica della studentessa dormiva, "non ero io". I quattro hanno sempre detto che la studentessa era consenziente. (Telenord)

Una mossa che consentirebbe di ottenere in maniera automatica lo sconto di un terzo della pena, di evitare il dibattimento in aula e di scongiurare la possibilità del carcere in caso di condanna. I legali dei quattro giovani starebbero prendendo in seria considerazione e quindi valutando di proporre - in caso di processo - il rito abbreviato. (il Giornale)