La Cina rinuncia a fissare un obiettivo di crescita economica: è la prima volta dal 1990

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Questa è la prima volta dal 1990 che la leadership non ha definito un obiettivo preciso.

Invece della crescita del PIL, Li ha annunciato altri obiettivi tra cui un aumento dell’inflazione, nuovi posti di lavoro urbani e aumento dei salari.

Questo perché il nostro Paese dovrà affrontare alcuni fattori che sono difficili da prevedere nel suo sviluppo a causa della grande incertezza relativa alla pandemia di Covid-19 e al contesto economico e commerciale mondiale “, ha affermato il premier cinese Li Keqiang all’apertura del Congresso Nazionale del Popolo (NPC) a Pechino (Business Insider Italia)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’abbandono di questa pratica che nel corso degli anni era diventata un appuntamento regolare, sottolinea le difficoltà di recupero della Cina nel post pandemia. Molti cittatidini cinesi ad ogni modo lavorano in compagnie pubbliche e il sistema economico cinese è generalmente efficace nel riassorbire i disoccupati. (CinaOggi)

In questo contesto, non fissare obiettivi specifici per la crescita economica aiuterà la Cina a portare a termine i suoi obiettivi annuali. Il Rapporto annuale sul lavoro del governo cinese è un importante indicatore dello sviluppo economico e delle tendenze prese dalla politica. (Radio Cina Internazionale)

La decisione di Pechino. La decisione si è resa necessaria dopo che l’economia è stata travolta dall’eccezionalità del coronavirus. Per la prima volta Pechino non fissa nessun target sul Pil. La lotta al Covid-19 resta la priorità. (Investire.biz)

Pechino lavora a stretta sull'autonomia di Hong Kong. La Cina intende introdurre una nuova legge sulla sicurezza a Hong Kong che potrebbe abbattersi sulle libertà e autonomie dell'ex colonia britannica. (DiariodelWeb.it)

In base ai dati ufficiali la Cina lo scorso anno ha superato l'obiettivo prefissato, creando 13,52 milioni di nuovi posti di lavoro. Li ha inoltre affermato che la Cina intende mantenere l'inflazione al 3,5% nel 2020, al di sopra quindi dell'obiettivo dello scorso anno pari al 3% circa. (Italia Oggi)

All’inizio di questa settimana, il Senato degli Stati Uniti ha adottato all’unanimità una proposta per eliminare le società cinesi dalle borse statunitensi se non soddisfano gli standard di rendicontazione finanziaria degli Stati Uniti. (DicoNews)