Strage Suviana: prosegue svuotamento della centrale allagata

Il Messaggero Veneto INTERNO

Idrovore al lavoro anche oggi nella centrale idroelettrica di Suviana (Bologna) per svuotare l'ottavo e il nono piano sotto il livello dell'impianto, ancora allagati a causa del crollo e delle esplosioni del 9 aprile. L'inondazione dell'impianto è stata causata sia dall'esplosione e dal danneggiamento degli apparati di raffreddamento della centrale, sia dalla copiosa quantità di acqua dentro la condotta forzata proveniente dall'attiguo lago Brasimone, altro bacino idroelettrico gestito da Enel (Il Messaggero Veneto)

Su altri giornali

Comincia oggi l'inchiesta della procura di Bologna sull'incidente in cui sono morti sette tecnici, una delle più gravi stragi sul lavoro accadute in Italia nel ventunesimo secolo. Sarà lunga e complessa. (Sky Tg24 )

Ieri mattina, durante un summit con il procuratore capo Giuseppe Amato e il sostituto Flavio Lazzarini, sono state formalizzate le deleghe agli inquirenti già anticipate nei giorni scorsi. Sette vittime, cinque feriti, un’intera comunità segnata per sempre dalla tragedia. (il Resto del Carlino)

Era nell’acqua, al nono piano sommerso, vicino a quello di altri colleghi. Forcoli (Pisa), 13 aprile 2024 – Poco dopo che la fidanzata e la sorella, giovedì, erano arrivate a Suviana, nel giorno delle ricerche frenetiche e complesse dei tecnici ancora dispersi sotto l’acqua e le macerie della centrale idroelettrica di Bargi, hanno ricevuto la terribile notizia che Alessandro D’Andrea era stato trovato. (LA NAZIONE)

Nella giornata di oggi, infatti, i soccorritori hanno recuperato il corpo dell'ultimo lavoratore che risultava disperso in seguito all'esplosione della centrale idroelettrica di Bargi sul lago di Suviana, in provincia di Bologna (La Gazzetta dello Sport)

“A Suviana lo scenario d’intervento è unico nel suo genere. Sul posto stanno lavorando circa 50 Vigili del Fuoco con una trentina di mezzi. Il 9 aprile, il giorno dell’incidente, gli uomini in campo sono stati circa 150: una macchina, quella dei soccorsi, che si è subito attivata e che ha funzionato grazie anche all’ausilio delle altre regioni limitrofe. (Fp Cgil)

C'era tantissimo fumo che usciva dal pozzo, tre corpi erano già stati portati in superficie, e decine di familiari già accorrevano in una attesa straziante che ci ha accompagnato, caricato e motivato fino alla fine delle operazioni". (Adnkronos)