Israele, l’unica minaccia alla democrazia è il tentativo di sovvertire il voto

Nicola Porro ESTERI

Dopo mesi di accese proteste popolari – spesso sfociate in scontri con le forze dell’ordine intorno ai palazzi istituzionali, inclusa la residenza del premier – Benjamin Netanyahu ha annunciato il rinvio della seconda e terza lettura della discussa riforma giudiziaria alla sessione estiva della Knesset. Un rinvio, dunque, per “favorire il dialogo”, non un ritiro. Larga parte delle accuse delle opposizioni e di parte dell’opinione pubblica contraria alla riforma si basa sulla volontà del premier israeliano di limitare il potere decisionale della Corte Suprema israeliana, imponendole il rispetto delle scelte della Knesset, di fatto l’impossibilità di sovvertire le scelte politiche della maggioranza di governo pro tempore, democraticamente eletta. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

(LaPresse) – Gli Stati Uniti accolgono con favore la decisione del premier israeliano di rinviare il varo della riforma della Giustizia. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, affermando che la decisione potrà “dare tempo” alla ricerca di un compromesso, che gli Usa ritengono necessario (LaPresse)

E' quello che nelle ultime ore il presidente israeliano Isaac Herzog ha chiesto in colloqui telefonici con il premier Benjamin Netanyahu e i leader dell'opposizione Yair Lapid e Benny Gantz. (Tiscali Notizie)

Gli attacchi sono avvenuti quando le proteste di massa a favore e contro la riforma della Giustizia da parte del governo sono sfociate, in diverse città, in scontri con la polizia. Gli agenti erano intervenuti per cercare di liberare le strade e ristabilire l'ordine durante la notte, dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che il suo governo avrebbe temporaneamente sospeso la procedura legislativa per la riforma, che ha scatenato le manifestazioni. (Il Sole 24 ORE)

Vogliamo fare gli aggiustamenti necessari». GERUSALEMME La svolta arriva con i telegiornali della sera. (ilmessaggero.it)

Tel Aviv, 28 mar. (Tiscali Notizie)

Che cosa sta succedendo in Israele? E che cosa può succedere ancora? "Per la prima volta, una porzione importante della società, la parte produttiva, laica e liberale, si ribella a un progetto politico che vuole portare indietro il Paese. (QUOTIDIANO NAZIONALE)