Chiesa, Papa respinge le dimissioni del cardinale tedesco Marx: 'Dobbiamo farci carico della storia'

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In una lettera Bergoglio ha respinto le dimissioni dell'ex presidente della Conferenza Episcopale tedesca Reinhard Marx, il quale aveva deciso di annunciarle a causa dello scandalo sugli abusi sessuali."Questa è la mia risposta, caro fratello. Continua come tu proponi ma come Arcivescovo di Monaco e Frisinga. Con affetto fraterno" ha dichiarato Papa Francesco in risposta alla richiesta di intervento da parte dell'arcivescovo. (Sputnik Italia)

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È facile prevedere che questa breve lettera rappresenterà uno dei testi più importanti del pontificato di Papa Francesco. Piangere e balbettare la propria indegnità: ecco l’eredità di Pietro che Francesco fa sua e offre all’attenzione di ogni fedele cattolico. (Vatican News)

E Papa Francesco, rivolgendosi al cardinale Marx, chiosa: «Caro fratello, continua come tu proponi, ma come arcivescovo di Monaco e Frisinga Papa Francesco: «Ci viene chiesta una riforma coraggiosa. (Open)

Tutta la Chiesa è in crisi per il problema degli abusi; di più ancora, la Chiesa oggi non può fare un passo avanti senza farsi carico di questa crisi". "Pertanto, a mio avviso - ha spiegato il Papa -, ogni vescovo della Chiesa deve assumerlo e chiedersi: 'cosa devo fare davanti a questa catastrofe?'. (L'Unione Sarda.it)

Nella lettera in cui pone il veto sulle sue dimissioni, il Papa ringrazia il porporato tedesco per il suo “coraggio cristiano che non teme la croce, non teme di umiliarsi di fronte alla tremenda realtà del peccato”. (La Luce di Maria)

Papa Francesco ha respinto le dimissioni presentate dal cardinale Reinhard Marx dal governo della Diocesi di Monaco e Frisinga (già sede vescovile di Joseph Ratzinger). Può essere letto come un endorsement di Francesco a favore del suo pupillo, Marx, in vista di un futuro Conclave? (L'HuffPost)

Tutta la Chiesa è in crisi per il problema degli abusi. Papa Francesco risponde con una lunga lettera scritta in spagnolo al cardinale tedesco Reinhard Marx, ultra-progressista 67enne, suo stretto collaboratore, che lo scorso maggio nel corso di un'udienza privata aveva offerto al Pontefice le sue dimissioni dalla guida della diocesi. (il Giornale)