Maxi multa a Lidl: “Così sulla pasta ingannava i consumatori”

QuiFinanza ECONOMIA

Come si è difesa Lidl. Lidl Italia si è difesa con una nota, in cui ha dichiarato di non condividere l’interpretazione alla base del provvedimento dell’AGCM in merito alla provenienza della pasta e origine del grano dei suoi marchi Italiamo e Combino.

Benché Lidl sia da tempo considerata tra le aziende migliori in cui lavorare, qualcosa di non corretto ci sarebbe, invece, nei confronti dei consumatori. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Giuseppe Cocco (marchio Cav Giuseppe Cocco), Lidl Italia (marchi Italiamo e Combino). Questo il motivo per cui l’Antritrust ha comminato alla catena tedesca di supermercati Lidl una multa da un milione di euro. (Money.it)

Peccato per un dettaglio: nonostante il richiamo all’italianità del prodotto, una parte consistente del grano – in media superiore al 50% – utilizzato per realizzarlo non proveniva dal belpaese, anche se qui veniva macinato. (Il Primato Nazionale)

La pratica commerciale accertata consiste nell’aver ingannato i consumatori sulle caratteristiche della pasta a marchio “Italiamo” e “Combino”, inducendoli in errore sull’origine italiana della materia prima. (Tp24)

Il nuovo set informativo permetterà così di evitare la possibile confusione tra provenienza della pasta e origine del grano. Lidl Italia “non condivide” l’interpretazione alla base del provvedimento dell’Antitrust in merito alla provenienza della pasta e origine del grano dei suoi marchi Italiamo e Combino. (next)

Cinque aziende nel mirino, ma alla fine la multa da 1 milione è scattata solo nei confronti di Lidl Italia per i marchi Italiamo e Combino. Antitrust, concluso il procedimento per alcune informazioni ritenute fuorvianti rispetto all’origine del grano utilizzato per la produzione della pasta. (Inews24)

Sarà inserita la dicitura “Pasta di semola di grano duro coltivato in Italia e Paesi Ue e non Ue. Gli altri noti marchi italiani cui l’Antitrust chiede più trasparenza. De Cecco. La De Cecco ha presentato una proposta di impegni, accettati e resi obbligatori dall’Antitrust. (Ambiente Bio)