Camorra, i funerali di Cutolo all'alba a Ottaviano

La Repubblica INTERNO

La salma è arrivata da Parma al cimitero di Ottaviano ieri sera, poco dopo le 23, accolta dalla moglie Immacolata Iacone e dalla figlia Denyse.

I funerali sono stati celebrati nel cimitero di Ottaviano (Napoli) in forma strettamente privata, alla presenza di pochi familiari.

L'ingresso del cimitero era presidiato dalle forze dell'ordine

Il questore di Napoli ha infatti vietato la celebrazione di funerali pubblici o solenni. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

«Raffaele Cutolo? Mi diceva Raffaele “la vera mafia è nel palazzo dei politici”. (Il Messaggero)

(Adnkronos). Si sono svolti all'alba i funerali di Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata detenuto al 41 bis e morto mercoledì 17 febbraio in ospedale a Parma. I funerali sono stati celebrati nel cimitero di Ottaviano (Napoli) in forma strettamente privata, alla presenza di pochi familiari. (Adnkronos)

Diverse pattuglie di carabinieri, infatti, hanno evitato l'ingresso di curiosi e giornalisti al cimitero, mentre altri uomini dell'Arma erano dislocati davanti al municipio e sulla strada che porta al Castello Mediceo, conosciuto anche come "castello di Cutolo" dopo che il boss lo acquistò e ne fece il suo covo negli anni bui della storia criminale del vesuviano. (La Stampa)

Barra, sanguinario killer di camorra, aveva tra l’altro ucciso con 40 coltellate il gangster milanese Francis Turatello nel cortile del penitenziario. Sui manifesti funebri come soprannome accanto al suo nome fu scritto ‘o studente’, forse per la vicinanza di Barra con Cutolo, ‘o professore’ (L'HuffPost)

C'era il timore fondato, dopo le migliaia di messaggi di cordoglio e di rispetto disseminati nei social, che in paese si potessero replicare celebrazioni del personaggio La moglie Immacolata Iacone e la figlia Denyse, che lo hanno seguito da Parma, il fratello Pasquale e la sorella Rosetta e alcuni nipoti. (IL GIORNO)

(LaPresse) – I carabinieri del Comando Provinciale di L’Aquila stanno eseguendo un’ordinanza di misura cautelare per reati contro la pubblica amministrazione nei confronti di 25 persone tra amministratori e funzionari di un Comune della provincia dell’Aquila, liberi professionisti e imprenditori, residenti nella province di L’Aquila, Roma, Teramo e Pescara (LaPresse)