Comune di Salò resta favorevole a Mussolini, cittadinanza onoraria resta

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Il Comune di Salò resta di Mussolini, il consiglio comunale non revoca la cittadinanza onoraria al Duce.

Benito Mussolini, che a Salò ricevette la cittadinanza onoraria nel 1924 (96 anni fa), resterà cittadino onorario.

Con una maggioranza schiacciante, quindi, il Comune di Salò lascia la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini assegnatagli il 23 maggio del 1924 dal commissario prefettizio Salvatore Punzo, che aveva preso il posto del sindaco dopo l’abolizione da parte del fascismo dei consigli comunali. (Sputnik Italia)

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La storia invece è memoria e non può essere cancellata". Solo un amministratore pubblico preoccupato, non tanto del bene pubblico, ma soltanto ed esclusivamente del rischio di perdere qualche consenso, voterebbe a favore di questa mozione. (Yahoo Notizie)

La cittadinanza è stata mantenuta anche quando in consiglio sedevano persone che di antifascismo e lotta partigiana sapevano molto. La replica dell'Anpi. Una decisione che non ha però smorzato le polemiche sul riconoscimento concesso a Mussolini nel 1924 dall'allora commissario prefettizio di Salò. (BresciaToday)

Se la cittadinanza venisse revocata oggi, 90 anni dopo, non avrebbe senso e rischierebbe di fare dimenticare gli errori del Ventennio fascista. Bocciata la mozione presentata da tre consiglieri della minoranza. (Rai News)

Così ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale riunitosi ieri sera in un municipio blindato dalle forze dell'ordine. L'onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. (Sky Tg24 )

«È una mozione strumentale e anacronistica - hanno sostenuto dai banchi della maggioranza - La revoca non porterebbe alcun vantaggio ai cittadini. Gli unici voti a.sostegno della mozione sono quelli dei consiglieri del gruppo che ha presentato la mozione, Salò Futura: Giovanni Ciato, Francesco Cagnini e Manuela Zaminato. (La Stampa)

L’onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. I dodici consiglieri della maggioranza del sindaco Giampiero Cipani hanno infatti votato in modo compatto e la mozione è stata respinta con 14 voti contrari e 3 favorevoli. (L'HuffPost)