Dieci ore di lavoro al giorno per 280 euro al mese. La ragazza dice no, il video
La denuncia dell'aspirante commessa: "280 euro al mese per 10 ore al giorno" from Tp24 on Vimeo
La 22enne Francesca Sebastiani in un video su TikTok racconta il suo colloquio con una ipotetica datrice di lavoro.
avorare per 10 ore al giorno come commessa a 280 euro al mese.
"Vedo che il mio video è diventato virale, non mi dà fastidio che venga pubblicato" precisa in un altro filmato.
"Voi giovani non avete voglia di lavorare" le ha detto, provocando la risposta a tono della giovane che è diventato un video virale su TikTok. (Tp24)
Ne parlano anche altri giornali
Dickens l’avrebbe fatta protagonista di uno dei suoi romanzi. Il video girato ha avuto un effetto virale impressionante. (L'Eco di Bergamo)
Chiudiamo alle 20.30 a volte 21 Il sabato 9-20-30 orario continuato, se c’è molta gente chiudiamo alle 21”; per 280 euro al mese Un noto negozio di Secondigliano, in provincia di Napoli, aveva proposto a una giovane ragazza di lavorare per dieci ore al giorno con 70 euro di paga settimanale, il totale ammontava a 280 euro al mese. (Striscia la notizia)
A quel punto Francesca Sebastiani ringrazia, ma spiega che non è interessata. Ho visto che tante altre ragazze hanno fatto video analoghi al mio… Mi stupisco che si parli del mio video come di una novità (News – Roba da Donne)
E ha così pubblicato la sua risposta in un video su Tik Tok, diventato presto virale – video Rivela di essere incinta a un colloquio di lavoro e l’azienda la assume lo stesso: la storia di Federica - guarda LA STORIA - Francesca aveva risposto ad un annuncio di ricerca personale. (OGGI)
Le ha risposto così: "Voi giovani non avete proprio voglia di lavorare ". (La Repubblica)
«La mia famiglia ha un’azienda di packaging a Salerno – prosegue Gambardella, dopo aver assistito ai lavori del cinquantunesimo convegno nazionale dei giovani imprenditori “PaesEuropa. Noi abbiamo cinquanta dipendenti e consideriamo le donne un valore aggiunto, grazie alla capacità femminile di conciliare vita privata e vita lavorativa» (La Stampa)
