Bce, Lagarde: “Continueremo politica accomodante. Ma servono investimenti, che aiutano anche a…

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Ma anche i governi devono fare la loro parte con la spesa pubblica.

“I paesi in surplus tendono a crescere più velocemente rispetto all’economia mondiale durante i periodi di ripresa globale, ma anche a contrarsi più bruscamente durante i periodi di recessione globale, mentre per i paesi in deficit, è il contrario”.

Peraltro, “c’è anche un secondo vantaggio nel rafforzare l’economia domestica, e cioè che così si facilita il riequilibrio” fra i diversi paesi dell’Eurozona. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri media

Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità in merito all’uso delle informazioni ivi riportate. L'obiettivo dei singoli paesi, secondo Lagarde, dev'essere quello "di rafforzare la domanda interna, per favorire la crescita e il riequilibrio nell’area euro". (SoldiOnline.it)

“Ci saranno dettagli andando più avanti, dateci il tempo di avere una view coesa”, ha aggiunto l’ex direttrice del Fondo Monetario Internazionale. “Darò il via a una revisione strategica della politica monetaria”. (Finanzaonline.com)

Confermata politica monetaria espansiva. Per rispondere alle sfide odierne, in un mercato caratterizzato da forti incertezze, è necessario il sostegno delle politiche fiscali. (Wall Street Italia)

"La politica monetaria accomodante della Bce è stata un fattore chiave della domanda interna durante la ripresa" e "come indicato nella guidance, continuerà a sostenere l'economia e rispondere ai rischi futuri in linea con il nostro mandato di stabilità dei prezzi". (Italia Oggi)

Nel suo primo discorso pubblico da presidente della Bce, Christine Lagarde ha invitato i Paesi europei a rendersi più autonomi dagli scambi internazionali, a spingere maggiormente la crescita con impulsi interni, soprattutto con “investimenti pubblici”. (La Repubblica)

Lo ha detto la, nel suo discorso di esordio a Francoforte. "Poiché le nostre sfide sono comuni, dobbiamo affrontarle con una risposta comune. (Il Messaggero)