Coronavirus: secondo tampone per Papa Francesco, controlli a Santa Marta

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Al momento non è noto l’esito del test e il Vaticano non commenta la notizia.

Da questa mattina sarebbero in corso controlli nella stessa Casa Santa Marta.

Dopo che un prelato in servizio alla Segreteria di Stato, e residente a Santa Marta, dove abita il Pontefice, è risultato positivo, Papa Francesco sarebbe stato sottoposto a un secondo tampone per il Coronavirus.

Il monsignore italiano risultato positivo al test è ricoverato al Columbus, seconda struttura sanitaria Covid-19 di Roma (Meteo Web)

La notizia riportata su altre testate

Radio Vaticana-Vatican News, infatti, oltre alla tradizionale diretta streaming con tele-radiocronaca in 8 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, portoghese, tedesco, arabo e cinese) attiverà anche un canale dedicato su YouTube per la traduzione nella Lingua dei Segni. (Vatican News)

Il primo era stato accertato dal Fondo di Assistenza Sanitaria, l’ambulatorio della Santa Sede, pochi giorni dopo lo scoppio dell’epidemia in Italia. È risultato positivo al Covid-19 anche un alto prelato della sezione italiana della Segreteria di Stato vaticana, originario della provincia di Mantova. (Il Fatto Quotidiano)

Leggi anche -> Papa Francesco malato: “Saltano alcuni impegni” – VIDEO. A riportarlo è il quotidiano ‘Messaggero‘, sul quale si legge che un collaboratore del Santo Padre, che risiede a Casa Santa Marta, appartamento apostolica di residenza del Pontefice, è stato trovato positivo. (ViaggiNews.com)

Per questo Bergoglio è stato sottoposto a tampone insieme ai dipendenti della segreteria di stato. Città del Vaticano - Dopo la positività di un monsignore italiano in servizio nella segreteria di stato e residente nella stessa struttura del pontefice. (Tuscia Web)

Una situazione che comincia a questo punto a farsi davvero allarmante. Si tratterebbe del quinto contagiato dal Covid-19 in Vaticano. (Corriere di Viterbo)

La paura di tanti servitori sociali che in questo momento aiutano a mandare avanti la società e possono prendere la malattia. Queste le sue parole, introducendo la celebrazione eucaristica: In questi giorni di tanta sofferenza, c’è tanta paura. (Avvenire)