Mazzette per pilotare appalti da 600 milioni, trema la sanità siciliana: 12 arresti

Agrigento Notizie INTERNO

Mazzette per appalti multimilionari su apparecchiature mediche, forniture energetiche, impianti tecnologici e servizi di pulizia con l’aggiudicazione di gare pubbliche per un totale di 600 milioni.

Le misure cautelari. A finire in carcere il 55enne direttore generale dell’Asp di Trapani Fabio Damiani e il 44enne agrigentino considerato il suo faccendiere, Salvatore Manganaro.

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Se ne è parlato anche su altre testate

Il coordinatore per l’emergenza Covid. Candela, che è ai domiciliari, è stato commissario straordinario e direttore generale dell’Asp di Palermo. “Ricordati che la sanità è un condominio, io sempre capo condominio rimango”, dice Candela senza sapere di essere intercettato. (Tempo Stretto)

Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel ‘rischio’ gare quello più alto. Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“. (ilSicilia.it)

Compreso il dirigente Antonino Candela, da poco nominato coordinatore per l’emergenza coronavirus in Regione, che da ex direttore dell’Asp 6 di Palermo nel 2013 era finito sotto scorta per aver denunciato le spartizioni della sanità siciliana. (Il Fatto Quotidiano)

"Dall'operazione della guardia di finanza su alcuni esponenti della sanità siciliana emerge per l'ennesima volta l'impermeabilità del governo Musumeci al malaffare. "Gli arresti di oggi a Palermo hanno provocato un terremoto nella sanità siciliana. (Live Sicilia)

Secondo gli inquirenti è il faccendiere del direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (anche lui finito in carcere). Sono tre gli agrigentini coinvolti nel blitz: l’imprenditore di Canicattì Salvatore Manganaro, 44 anni, che è finito in carcere. (Grandangolo Agrigento)

Oltre a Damiani e Candela sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare anche l’agrigentino Salvatore Manganaro, faccendiere di riferimento del dg trapanese (in carcere). E infine i servizi di pulizia per gli enti del servizio sanitario regionale – bandita dalla CUC del valore di 227 milioni e 686mila euro. (Radio CL1)