Reperti archeologici trafugati in Calabria e commercializzati all'estero, i nomi degli arrestati

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Al vertice dell’organizzazione criminale c’erano Giorgio Salvatore Pucci, 58 anni di Cirò Marina, e Alessandro Giovinazzi, 30 anni di Scandale, entrambi cultori di archeologia e conoscitori dei luoghi in cui reperire materiale archeologico da introdurre illecitamente sul mercato.

Complessivamente sono ventitré le misure cautelari adottate e per ventuno sono scattati gli arresti domiciliari.

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Per loro due il gip del Tribunale di Crotone ha disposto la custodia cautelare in carcere così come richiesto dalla locale Procura che ha coordinato l’indagine. (Zoom24.it)

La notizia riportata su altri giornali

I Carabinieri smantellano la (Reggio TV)

Il 19 febbraio 2018 è al telefono con Roland Ansermet, che gli inquirenti definiscono un “personaggio residente in Svizzera, coinvolto in diverse vicende legate al traffico internazionale di reperti archeologici”. (Il Fatto Quotidiano)

Partita dalle prime luci dell'alba, l'"operazione Achei" ha incastrato una holding criminale che gestiva un ingente traffico di beni archeologici. Sono anche in corso perquisizione nei confronti di altri 80 individui, di cui 4 domiciliati all’estero. (Sky Tg24 )

«Perché lo sai – incalza P. – che sto pensando che mi è venuto in mente. «Ehe... la prima volta che c’è un movimento tranquillo...». (IL GIORNO)

rinvenuti nella disponibilità di uno dei capi dell'organizzazione, quali 5 vasi e lucerne in terracotta, piatti con scene di animali, fibule e monili vari; sequestrati anche i mezzi meccanici e le attrezzature tecniche utilizzati per l'escavazione del terreno e per le ricerche archeologiche clandestine. (Rai News)

In carcere Alessandro Giovinazzi, 30 anni di Scandale (Kr) e Giorgio Salvatore Pucci, 58 anni di Cirò Marina (Kr). Nel corso dell’attività investigativa sono stati recuperati diversi reperti archeologici risalenti al IV e al III secolo a. (Calabria 7)