Repubblica, allarme bomba e redazione romana evacuata nel giorno di "cancellare Salvini"

Liberoquotidiano.it INTERNO

"Il sito ha dovuto momentaneamente sospendere gli aggiornamenti", si legge sul profilo Twitter della testata diretta da Carlo Verdelli, mentre il palazzo della redazione in largo Fochetti (zona Roma Sud) è stato evacuato.

In giornata sono state violentissime le polemiche a causa del titolo del quotidiano andato in edicola mercoledì, "Cancellare Salvini".

Allarme bomba nella sede romana di Repubblica. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sergio é un ragazzo con molta voglia di fare, probabilmente non perfetto ma con tanta voglia di imparare ogni giorno di più. Scoppia la bufera sul leader della Lega ed ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per aver «aver bullizzato» sui social network Sergio Echamanov, 22 anni di Ferrara, esponente delle Sardine . (Corriere della Sera)

Per lui continuano a parlare, appunto, i sostenitori della maternità surrogata. La situazione, formalmente è per ora questa: la legge 40 vieta esplicitamente la pratica della maternità surrogata, di più, ne vieta anche la propaganda (norma bellamente ignorata). (L'HuffPost)

Attraverso una vergognosa manipolazione, ha messo insieme in un video le incertezze di Sergio Echamanov, 21 anni, che, poco abituato a parlare in pubblico, aveva qualche esitazione. Che su Twitter scrive: “Mettere alla gogna sui social un ragazzo dislessico è ignobile. (Fanpage.it)

Se pensano di fermarci così... abbiamo già vinto! alvini deride un ragazzo dislessico con un video su Facebook. Matteo Salvini ha ridicolizzato un ragazzo dislessico, Sergio Echamanov, che lo stava contestando sul palco delle Sardine nel bolognese. (L'HuffPost)

Conoscenza del pianeta tra bellezze e criticità, per dimostrare quanto i vari luoghi della terra siano tutti interconnessi tra loro. (La7)

«Salvini non perde occasione per fare il bullo sui social - scrive Ascani su Fb - Senza rispetto per niente e nessuno, dalla sua 'bestiale' pagina partono continuamente veri e propri attacchi, anche personali. (Il Messaggero)