Dpcm entro lunedì: stop totale movida nei fine settimana e smart working obbligatorio

Radio Lombardia ECONOMIA

Ieri in Italia oltre 10mila nuovi contagi su 150mila tamponi e 55 morti, in calo rispetto agli 83 del giorno prima.

E’ previsto entro lunedì il nuovo dpcm anti-Covid, al centro di un lungo vertice notturno del Governo.

Giro di vite anche sullo smart working che diventerebbe obbligatorio sia per il settore pubblico che quello privato, ma restano da definire le quote di dipendenti che dovranno lavorare da casa. (Radio Lombardia)

Su altri media

Il Dpcm in vigore impone la chiusura alle 21 nei locali dove non è previsto il consumo al tavolo. Rimane infatti in vigore il divieto di sostare di fronte ai locali pubblici oltre le 21 e questo viene ritenuto al momento sufficiente per impedire gli assembramenti. (RomaNews)

Obiettivo è arrivare a una linea univoca su tutto il territorio prevedendo comunque che nelle Regioni dove più alto è l’indice di contagio ci possano essere provvedimenti più restrittivi. Sono le misure che il governo sta valutando in queste ore e che ha messo al centro della discussione con i governatori. (La voce di Rovigo)

Tra le ipotesi per il nuovo Dpcm c’è il “coprifuoco”, a partire dalle 22 o dalle 23, durante la settimana. Il vertice a Palazzo Chigi tra i capi delegazione e il premier Giuseppe Conte sulla manovra e le misure da mettere in campo in un nuovo Dpcm anti-Covid si è concluso nella notte. (ragusah24.it)

Non chiuderanno negozi di parrucchiere e centri estetici.Movida: chiusura alle 22 o alle 23Si parla di chiusura alle 22 o alle 23 di bar e ristoranti, ma anche di cinema e teatri. Sono le misure che il governo sta valutando in queste ore e che ha messo al centro della discussione con i governatori. (Salernonotizie.it)

Sullo sport, viene spiegato, arriverà una nuova stretta ma è ancora aperto un ventaglio di ipotesi che verranno soppesate nelle prossime ore. L’idea del governo, ha proseguito il ministro della Salute, è l’irrigidimento delle misure “con una distinzione di base tra attività essenziali e non essenziali per limitare i contagi”. (Tuscia Web)

Rimane infatti in vigore il divieto di sostare di fronte ai locali pubblici oltre le 21 e questo viene ritenuto al momento sufficiente per impedire gli assembramenti. Il Dpcm in vigore impone la chiusura alle 21 nei locali dove non è previsto il consumo al tavolo. (il Fatto Nisseno)