Khamenei attacca Trump: è un pagliaccio

Avvenire ESTERI

Per la prima volta dopo otto anni, la Guida suprema iraniana Ali Khamenei è tornata a tenere il sermone durante la preghiera islamica del venerdì a Teheran.

Un pagliaccio. "Donald Trump è un clown che finge di sostenere il popolo iraniano, ma poi lo colpirà alle spalle con un pugnale velenoso.

"Solo dei tirapiedi degli Stati Uniti".

La rappresaglia dell'Iran per l'attacco Usa non è stata solo una mossa militare efficace, ma nei fatti è stata un colpo agli Stati Uniti come superpotenza. (Avvenire)

La notizia riportata su altri giornali

A Teheran un'immensa folla ha assistito alla preghiera guidata dal leader religioso e l'intervento è stato trasmesso in diretta dalla Tv di stato. "Il presidente terrorista dell'America", Donald Trump "ha commesso il crimine" di uccidere il generale iraniano Qassem Soleimani "non nel campo di battaglia, ma in modo vigliacco". (Rai News)

I due episodi, miracoli delle mani di Allah, hanno mostrato il potere di una nazione che ha dato uno schiaffo in faccia agli USA e che la volontà di Allah è continuare il cammino e conquistare la vittoria", ha aggiunto Khamenei alla preghiera islamica del venerdì. (RSI.ch Informazione)

Del resto sono settimane di crescente tensioni tra Usa e Iran, culminate nelle proteste anti-regime dopo l'abbattimento accidentale del volo ucraino. C'era grande attesa per il discorso di Khamenei, che parla solo nei momenti di crisi più acuta del Paese. (AGI - Agenzia Italia)

Washington, 18 gennaio 2020 - C'è la replica di Trump a Teheran. Così il presidente americano, via Twitter, attacca la Guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, che durante la preghiera del venerdì ha definito gli Usa dei "terroristi" e Trump "un clown". (QUOTIDIANO.NET)

«Mi dissero “Signor Trump” – le immagini venivano da telecamere nel cielo, a diverse miglia dalla terra -», racconta il presidente – «”Hanno due minuti e undici secondi. Hanno ancora due minuti e undici secondi da vivere. (Open)

E se gli europei hanno la coscienza sporca e sono dei “tirapiedi” di Washington, i nemici numero uno restano gli Stati Uniti e Israele. Il ritorno di Khamenei sul pulpito più importante del Paese avviene in un momento particolarmente difficile per la Repubblica islamica. (L'HuffPost)