Conte alla ricerca di un’identità, finita l’epoca di “uno vale uno”

Il Riformista INTERNO

Oggi è Giuseppe Conte a tentare un’OPA per ricostruire il consenso perduto o a mettere comunque in salvo il Movimento.

La contesa tra le due fazioni è finita addirittura nelle mani della Magistratura, che deve definire chi sia il vero rappresentante del M5S.

In secondo luogo, il nascituro Partito di Conte impone al vecchio movimento una sorta di trasformazione antropologica

Ma il successo elettorale portò inevitabilmente, dopo i primi tentennamenti, rifiuti e dinieghi, alla necessità di assumere responsabilità di Governo. (Il Riformista)

Ne parlano anche altre fonti

Secondo quanto apprende l'Adnkronos, alcuni dei parlamentari espulsi per non aver votato la fiducia al governo Draghi stanno valutando di procedere civilmente. Monta la rabbia degli espulsi grillini dopo la decisione della Corte d'Appello di Cagliari di rigettare il reclamo del reggente Vito Crimi contro la nomina del curatore speciale. (Adnkronos)

Le trattative di governo sono state un completo insuccesso per il M5S con effetti estremamente negativi su tutta l’azione politica Mi sembra evidente, e credo che chi ci ha portato fin qui debba assumersene tutta la responsabilità. (L'HuffPost)

O almeno di quelli che hanno deciso di opporsi alla decisione, presentando ricorso agli organismi di autogoverno delle camere di appartenenza. Tutto nasce dal ricorso presentato dalla consigliera regionale della Sardegna, Carla Cuccu, espulsa dai Cinquestelle su impulso del reggente, Vito Crimi. (LaPresse)

Ora la nomina del nuovo legale rappresentante? «Ora – aggiungono i legali – confidiamo che il M5s proceda alla nomina del nuovo legale rappresentante e che questi prenda atto della illegittimità dell’espulsione di Cuccu, come già riconosciuto in via cautelare dal tribunale di Cagliari» (Open)

La Corte di Appello di Cagliari ha dichiarato inammissibile il ricorso del reggente M5s Vito Crimi contro la nomina di un curatore speciale del Movimento. Così gli avvocati che tutelano la consigliera regionale della Sardegna Carla Cuccu, Lorenzo Borrè e Patrizio Rovelli, da cui è partito il caso Crimi. (La Nuova Sardegna)

Tappezzando i capologhi di regione di manifesti dell’ex premier. Il primo manifesto è comparso a Milano, ma l'iniziativa sarà estesa anche ad altre città. Una raccolta fondi per "manifestare la nostra vicinanza e gratitudine a Giuseppe Conte". (Today.it)