Sicilia, corruzione nella sanità: 10 arresti. C’è anche il commissario Covid che nel 2013 finì sotto…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Eletto con la lista Popolari e autonomisti, secondo l’accusa Pullara si sarebbe rivolto al direttore generale dell’Asp di Trapani Damiani per avere un favore per la ditta Manutencoop s.p.a.

Compreso il dirigente Antonino Candela, da poco nominato coordinatore per l’emergenza coronavirus in Regione, che da ex direttore dell’Asp 6 di Palermo nel 2013 era finito sotto scorta per aver denunciato le spartizioni della sanità siciliana. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

"Dall'operazione della guardia di finanza su alcuni esponenti della sanità siciliana emerge per l'ennesima volta l'impermeabilità del governo Musumeci al malaffare. "Siamo esterrefatti e dispiaciuti dal terremoto che ha sconvolto la sanità siciliana e ha portato a 10 arresti e diverse denunce. (Live Sicilia)

In conversazioni intercettate Damiani raccontò di essere stato destinatario di minacce da parte di Candela, e affermò di essere in possesso di alcune registrazioni che avrebbero compromesso il rivale. (Live Sicilia)

“Ricordati che la sanità è un condominio, io sempre capo condominio rimango”, dice Candela senza sapere di essere intercettato. Tra gli arrestati ci sono anche Antonio Candela, 55 anni, attuale coordinatore della struttura regionale per l’emergenza Covid-19 in Sicilia, e l’attuale direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani, anche lui di 55 anni. (Tempo Stretto)

Sono tre gli agrigentini coinvolti nel blitz: l’imprenditore di Canicattì Salvatore Manganaro, 44 anni, che è finito in carcere. Secondo gli inquirenti è il faccendiere del direttore dell’Asp di Trapani Fabio Damiani (anche lui finito in carcere). (Grandangolo Agrigento)

E infine i servizi di pulizia per gli enti del servizio sanitario regionale – bandita dalla CUC del valore di 227 milioni e 686mila euro. Oltre a Damiani e Candela sono stati raggiunti dall’ordinanza cautelare anche l’agrigentino Salvatore Manganaro, faccendiere di riferimento del dg trapanese (in carcere). (Radio CL1)

Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti“. Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel ‘rischio’ gare quello più alto. (ilSicilia.it)