Proteste pro-Gaza, a Princeton sciopero della fame

Il Messaggero Veneto ESTERI

Un gruppo di studenti di Princeton hanno cominciato uno sciopero della fame in segno di solidarieta' con i palestinesi di Gaza. Gli studenti appartenenti al gruppo Princeton Israeli Apartheid Divest chiedeono all'ateneo Ivy League del New Jersey di ritirare gli investimenti da societa' che indirettamente aiutano le azioni militari di Israele a Gaza. . (Il Messaggero Veneto)

Su altre fonti

Al massimo, si può discutere sulla violenza, ma solo se distruttiva verso le persone; le cose sia pubbliche che private possono essere devastate e sicuramente il diritto alle lezioni, allo studio e alle sedute di laurea non può valere a fermare un’occupazione. (ilGiornale.it)

Ettore, portavoce dei Giovani Palestinesi: "Chiediamo lo stop al genocidio in Palestina" (LAPRESSE)

Tende pro-Palestina all'Università di Bologna: "Cessi il genocidio" (La Stampa)

È difficile dire se sia peggiore il pensiero in sé o le parole usate per esprimerlo. Sta di fatto che, con una prima chiassata nella giornata di ieri, i “giovani palestinesi” coccolati e vezzeggiati dalla sinistra italiana hanno preannunciato, per il 15 maggio prossimo, nientemeno che una «Intifada delle università». (Liberoquotidiano.it)

La recente ondata di proteste filo-palestinesi nei campus universitari americani "è arrivata all’improvviso e ha scioccato la nazione. Ma le tattiche politiche alla base di alcune manifestazioni sono state il risultato di mesi di formazione, pianificazione e incoraggiamento da parte di attivisti di lunga data e gruppi di sinistra". (Adnkronos)

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