Coronavirus in Israele, via libera ai vaccini anche per gli adolescenti tra i 16 e i 18 anni

La Repubblica ESTERI

Con ogni probabilità, la settimana prossima verranno aperti gli asili e sarà consentito agli studenti tra i 16 e 18 anni di radunarsi in spazi aperti per affrontare gli esami.

Oltre al personale sanitario, le fasce degli aventi diritto all’inoculazione sono gradualmente state ampliate e attualmente può vaccinarsi chiunque lo voglia - residenti non cittadini compresi – dai 40 anni in su.

Inoltre, da due giorni, anche i 250 mila adolescenti tra i 16 e i 18 anni possono accedere al vaccino, previo consenso genitoriale. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

"L’obiettivo è analizzare solo i dati epidemiologici per determinare se l’immunità di gregge viene raggiunta dopo una certa percentuale di vaccinati", si legge. In cambio avrebbe ricevuto 10 milioni di dosi del vaccino contro il Coronavirus, compresa la promessa di spedizioni di 400.000-700.000 dosi ogni settimana. (Fanpage.it)

Il consigliere per la Sicurezza Usa J. Condividi. (Rai News)

Il governo israeliano ha firmato a novembre un accordo con Pfizer e BioNTech per 8 milioni di dosi del loro vaccino contro il COVID-19. Il commissario israeliano per l'emergenza coronavirus ha criticato il vaccino Pfizer e ha avvertito che potrebbe non proteggere dai nuovi ceppi del virus. (Sputnik Italia)

Certo, il fatto che campagna elettorale e campagna di immunizzazione coincidano, ha aiutato Tel Aviv a velocizzare le pratiche. A settembre, Bibi avrebbe contattato personalmente l’ad di Pfizer, Albert Bourla, per farsi assicurare un’adeguata fornitura di vaccini tale da coprire il proprio Paese. (InsideOver)

I risultati di queste prove possono anche influenzare il collocamento nell'esercito, dove molti giovani israeliani svolgono il servizio di leva obbligatorio. La campagna vaccinale locale è iniziata il 19 dicembre, coinvolgendo il 10% dell’intera popolazione già entro la fine del 2020. (Sky Tg24 )

Eppure è proprio questo che lo Stato ebraico ha deciso di fare per fronteggiare le varianti mutate del nuovo coronavirus: «Sigillare ermeticamente» il Paese. er un Paese come Israele, che praticamente non ha valichi di terra transitabili con i suoi vicini, chiudere il suo principale aeroporto internazionale è come tagliare il cordone ombelicale con il resto del mondo. (Ticinonline)