Terremoto in Turchia, madre e figlio salvati dopo 70 ore sotto le macerie. La gioia del vicesindaco Tutuk sui social: “È un miracolo”

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Dopo 70 ore sotto le macerie di un edificio crollato, una donna e il figlio sono stati tratti in salvo dai soccorritori nel distretto di Akevler di Hatay, in Turchia. Alle ricerche ha partecipato anche il vicesindaco di Yalova Mustafa Tutuk che ha condiviso la sua emozione sui social: “È un miracolo. Come si possono spiegare questi sentimenti, dopo le voci da sotto le macerie, ci siamo subito diretti lì con la nostra squadra e, per fortuna, li abbiamo tirati fuori”. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Dopo l’approvazione dei suoi parenti, il braccio destro di Hilal è stato amputato e il bambino è stato tirato fuori dalle macerie. (LaPresse) – Un salvataggio miracoloso tra le macerie del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. (LaPresse)

Nella terra che non sta mai ferma, tra polvere e pioggia, Alberto Mariotti, pisano di 28 anni e volontario del servizio civile internazionale, racconta la fuga dell’inferno di Antakya (Antochia ndr) dove si trovava nella notte tra domenica e lunedì, quando tutto è crollato. (LA NAZIONE)

Il nuovo bilancio è di 21.051 morti tra i due paesi, secondo le autorità locali. (LaPresse) – Sono oltre 21mila le vittime del devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria. (LaPresse)

A quattro giorni dal violentissimo terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria, il bilancio delle vittime si aggrava e supera i 21 mila morti complessivamente. Nella sola Turchia sono circa 18.342 i morti mentre la protezione civile informa che sono più di 6.400 gli edifici distrutti. (la Repubblica)

La finestra standard di opportunità si è chiusa ma qualche residuo miracolo è forse ancora possibile per chi non è nel triste elenco degli oltre 20.000 morti del sisma che ha colpito Turchia e Siria. Il sisma (LaC news24)

Il team mandato da Gerusalemme ha salvato 10 persone dalle macerie. Israele, nonostante le frizioni diplomatiche, con Ankara ha mandato in Turchia squadre di soccorritori nelle zone colpita dal sisma. (LaPresse)