DALLA STESSA PARTE MI TROVERAI

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Di Massimo Di Paolo – Si dice che la “destra malsana” stia cercando di rompere la cupola di cristallo che proteggeva da anni, da decenni, il mondo della Cultura divenuta, per mutazione genetica post-fascista, cosa di sinistra: intoccabile e per sempre. Un gioco pericoloso di revisionismo che parte da Gennaro Sangiuliano per arrivare, cosa recente, al premio Strega. Culturali si nasce e modestamente lo nacquero avrebbe detto il principe De Curtis. (ReteAbruzzo.com)

Su altre fonti

Ed ecco la strage, attorno alle 18.30 Giuseppe D’Audino, Francesco Ciavatta, Franco Bigonzetti, Maurizio Lupini e Vincenzo Segneri mettono piede fuori dalla porta e Bigonzetti e Ciavatta rimangono uccisi da un colpo d’arma da fuoco. (Radio Radio)

Tanta polemica attorno a Dalla stessa parte mi troverai di Valentina Mira (Sem), che è tra i dodici finalisti del Premio Strega 2024. Un libro che molti stanno etichettando come “contro la destra”, perché, tra le altre cose, liquida con apparente sufficienza la strage di Acca Larentia. (MOW)

Povera Chiara Valerio. E ci insegna che per il circoletto, a sinistra, è un po’ come a Bari: c’è sempre un puro che ti epura – come Conte con Schlein (Secolo d'Italia)

Quando l’autrice di “Dalla stessa parte mi troverai”, ultima improbabile eroina di quell’antifascismo in ritardo di ottant’anni a cui si è ridotto il discorso culturale dell’élite saltimbanca, è venuta al mondo, l’ideologia era morta e sepolta. (Liberoquotidiano.it)

E' anche un pamphlet politico che giustifica l'antifascismo militante e (Secolo d'Italia)

Ognuno ha i Vannacci che si merita, e se quello della sinistra è la giovane autrice romana Valentina Mira, beh, tutto sommato poi così male non è andata. Parla della storia di Mario Scrocca, militante di sinistra arrestato nel 1987 per gli omicidi di Acca Larentia, due ragazzi dell’Msi uccisi all’uscita della locale sede del partito. (L'HuffPost)