Tassa sui rifiuti, Catania la più costosa d'Italia

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Catania è la città italiana che spende di più per la Tari, la tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Potenza, invece, è la più economica con 121 euro ed un decremento del 13,7% rispetto al 2018.

A fronte di una media nazionale di 300 euro, ogni famiglia della città etnea sborsa 504 euro, con un incremento del 15,9% rispetto al 2018.

È quanto emerge dalla rilevazione effettuata dell'Osservatorio prezzi e tariffe della onlus Cittadinanzattiva presentata oggi a Roma (ilGiornale.it)

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Catania è il capoluogo di provincia più costoso (504 euro, e un aumento del 15,9% rispetto al 2018). Segue il Centro (299 euro), infine il Sud, il più costoso (351 euro). (L'HuffPost)

Le 10 città più costose per la tassa rifiuti sono nell’ordine Catania (504 euro), Cagliari (490), Trapani (475), Benevento (471), Salerno (467), Napoli (455), Reggio Calabria (443), Siracusa (442), Agrigento (425), Messina (419). (QuiFinanza)

L’avviso di pagamento. Nelle caselle della posta fisica e di quella elettronica (per chi ha optato per questa soluzione) sono ormai arrivati gli avvisi di pagamento della Tari per il 2019 a chi occupa un immobile a Milano. (Corriere della Sera)

Il dato salernitano. Analizzando le tariffe dei 112 capoluoghi di provincia, sono state riscontrate variazioni in aumento in circa la metà, 51 capoluoghi, tariffe stabili in 27 capoluoghi e in diminuzione in 34. (SalernoToday)

La Sicilia ha una spesa media pari a 394 euro, peggio fa solo la Campania con 421 euro. In sostanza, la Sicilia non può mandare fuori rifiuti se non a costi notevolmente superiori a quelli affrontati da altre regioni. (La Repubblica)

La regione dove il servizio costa meno è il Trentino Alto Adige (190 euro l’anno), dove però si è registrato l’aumento più elevato a livello regionale (+3,9%) dopo la Basilicata (+7,9%). Gli italiani pagano in media 300 euro l’anno di tariffa rifiuti, appena un euro in più rispetto al 2018. (la Repubblica)