Regionali Basilicata, Marrese ha votato: “ho il cuore gonfio di speranza”
“Oggi ho fatto qualcosa di straordinario. Ho esercitato il mio diritto al voto. In un mondo che spesso sembra confuso e caotico, ho fatto apparentemente un semplice gesto, ma nella realtà una potente azione per plasmare il futuro che voglio vedere. Sono andato alle urne con il cuore gonfio di speranza e la mente decisa a fare la differenza. Perché ogni voto conta. Ogni voce ha il potere di cambiare il corso della storia. (StrettoWeb)
La notizia riportata su altre testate
Le urne sono aperte dalle 7 del mattino. Si vota fino alle 23 e poi domani dalle 7 alle 15 quando inizierà lo spoglio. L’affluenza per le elezioni regionali in Basilicata alle 12 è in netto calo rispetto a cinque anni fa, dal 13 per cento a poco più del 9%. (la Repubblica)
In provincia di Potenza ha votato l’8,84 % (13,42 nel 2019.) Il dato regionale dunque si attesta sul 9,12%. A Potenza città ha votato il 13,89% (21,13% nel 2019) mentre a Matera il 10,57% (15,36% nel 2019). (Basilicata24)
Urne aperte, per oltre 500mila aventi diritto al voto, dalle 7 alle 23 di oggi e dalle 7 alle 15 di domani, lunedì 22 aprile, in 628 sezioni elettorali allestite, 453 in provincia di Potenza e 229 nel Materano. (Tiscali Notizie)
394.643 nella Provincia di Potenza e 173.316 nel Materano, 279.552 uomini e 288.407 donne, che potranno esprimere le loro preferenze nelle 682 sezioni allestite sull’intero territorio regionale, 453 nel Potentino e 229 nel Materano oltre tre nei principali ospedali. (TRM Radiotelevisione del Mezzogiorno)
(Adnkronos) – Si sono riaperte alle 7 le urne in Basilicata per l’elezione del presidente della giunta regionale e per il rinnovo del Consiglio regionale della dodicesima legislatura. Si vota sino alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo spoglio. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Con l’Eli-Bardi, la nuova compagnia di elicotteri pronta a scorrazzare i lucani in giro per la regione e l’Italia (alla modica cifra di 15 euro, tra l’altro), pensavamo di aver sentito e visto tutto. E lo stesso, immaginiamo, abbiano pensato anche i lucani. (La Nuova del Sud)
