Giallo di Garlasco, revisione del processo: la decisione del tribunale

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L’allarme del personale. Giallo di Garlasco, le motivazioni del rigetto della richiesta di revisione del processo

Il presidente della corte d’Appello, Claudio Castelli, ha dichiarato.

Nella mattinata di oggi è stata depositata la decisione dei giudici sul cosiddetto Giallo di Garlasco.

La Corte d’Appello di Brescia ha depositato la decisione in merito alla richiesta di revisione del processo che ha visto condannato in via definitiva Alberto Stasi per il giallo di Garlasco. (Yeslife)

Se ne è parlato anche su altri media

Alberto Stasi non uscirà dal carcere: negata la revisione. La nuova difesa di Alberto Stasi, unico imputato per l’omicidio di Chiara Poggi rappresentata dal legale Laura Panciroli, aveva presentato una richiesta di revisione datata luglio 2020. (LettoQuotidiano)

L’uomo nero assunse solo dopo una settimana il volto di Alberto Stasi che fu iscritto nel registro degli indagati il 20 agosto. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Brescia respingendo la richiesta avanzata dai legali di Stasi. (Il Riformista)

Lo scrive La corte d’appello di Brescia nelle motivazioni del rigetto della richiesta di revisione del processo a presentato da Alberto Stasi. “Confermo il rigetto” si è limitato a dire il presidente della corte d’Appello Claudio Castelli. (Virgilio Notizie)

Nell'ordinanza dei giudici bresciani si ricorda che la richiesta si basava su elementi di prova, che la difesa riteneva nuovi. Così l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, commenta l'esito dell'istanza di revisione di Alberto Stasi, respinta oggi dalla Corte d'appello di Brescia. (Sky Tg24 )

Il legale: «Ci sono elementi nuovi, non ha ucciso Chiara Poggi». . Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi, uccisa nella villetta di via Pascoli a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. (Il Messaggero)

Secondo i giudici bresciani però questi elementi non sono “prove adatte” a dare il via ad una revisione della sentenza e pertanto l’istanza è stata reputata inammissibile. Stasi sta scontando una pena a 16 anni di reclusione. (L'HuffPost)