Balneari, intesa entro martedì per sbloccare il Ddl concorrenza

Il Sole 24 ORE INTERNO

Resta il fatto che finora al Senato è sembrata andare in scena una combinazione di melina tattica e di intransigenza preventiva

Il presidente del Consiglio ha scritto una lettera alla presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in cui chiede che il disegno di legge per la concorrenza venga approvato entro maggio.

Draghi ricorda che il testo è stato presentato in Senato il 3 dicembre 2021 e che entro dicembre 2022 vanno approvati anche tutti i decreti attuativi. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Il balletto a cui stiamo assistendo sulle concessioni balneari sta gettando nello sconforto un'intera categoria», la posizione del senatore Fdi, Antonio Iannone Perciò Forza Italia e Lega spingono adesso per un rinvio (anche mini) oltre il 2023 e per «indennizzi congrui». (ilGiornale.it)

"La Svezia e la Finlandia sono due Paesi sovrani - dice Salvini - Sono convinto che quando arriverà la votazione" in Aula il conflitto sia finito Al riguardo, il leader della Lega dice di avere l'impressione che Pd ed M5S non siano interessati alla cosa. (la Repubblica)

Quarantott’ore per trovare un’intesa nella maggioranza sui balneari e poi una settimana di tempo per chiudere in Senato il primo round. (La Stampa)

Nessuna proroga per i balneari, sulle concessioni il Premier Draghi vuole le gare entro il 31 dicembre 2023. La riforma del Demanio marittimo è inserita nel disegno di legge sulla concorrenza e Draghi ha ricordato che la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso novembre non solo ha annullato la proroga delle concessioni al 2033, ma ha anche stabilito l’impossibilità di concedere altro tempo (La Nuova Venezia)

Intanto non soltanto i balneari ma anche i tassisti sono sul piede di guerra. Anche il ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, tende la mano: «Per i balneari una soluzione va trovata e trovata in pochissimi giorni. (ilGiornale.it)

"Apprezzo il lavoro di presidente e relatori – spiega il senatore ’azzurro’ – ma l’accordo sull’articolo 2 e sull’emendamento 2.0.1000 non è stato ancora raggiunto. A pronunciarla, dagli scranni del Senato, è stato il centrodestra in sede di Commissione permanente. (LA NAZIONE)