Iraq, si rafforzano i populisti sciiti di Sadr

L'HuffPost ESTERI

L’affluenza alle urne ha segnato il record negativo di tutta l’era post-Saddam: 41% (nel 2018 era stata del 44%)

Ma lo stesso Sadr - figlio di un’illustre famiglia legata allo sciismo politico in Iran e in Libano - ha da tempo annunciato il disarmo del suo partito.

I risultati parziali delle elezioni legislative in Iraq sanciscono il consolidamento delle elite populiste al potere da più di un decennio. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alcuni addirittura contestano che nove milioni abbiano effettivamente votato, date le strade per lo più vuote in gran parte della nazione durante il giorno delle elezioni. Si tratterebbe di 9 milioni di persone sui 22 milioni di elettori registrati. (La Gazzetta di Mantova)

In quell’occasione si levarono grandi proteste per tutto il Paese, a favore delle quali si schierò proprio il vincitore di oggi al Sadr. Anche in questo caso, l’ultimo giudizio lo dà l’affluenza, la strategia delle «elezioni riparatrici» non sembra aver funzionato (La Stampa)

Al-Sadr dovrà affrontare la feroce concorrenza dei rivali politici sciiti e degli estremisti filo-Iran che desiderano portare il paese in un’orbita più stretta a Teheran Ciò significa che il gruppo peserà parecchio nella formazione del nuovo governo e nella nomina del futuro premier. (Come Don Chisciotte)

Sono comunque in tanti a sostenere che al Sadr abbia ormai maturato le qualità di negoziatore pragmatico disposto al dialogo con i nemici di ieri. Ma nel 2011, all’inizio del ritiro di larga parte dell’esercito americano, ancora al Sadr cominciò ad aprire ai partiti di maggioranza. (Corriere della Sera)

Ma da chi finora ha gestito manu militari il paese: le milizie sciite filo-iraniane Dovevano essere ricontate, insieme ad altre 10 milioni di schede, a seguito di denunce di brogli. (Il Manifesto)

Il blocco di partiti guidato dal leader religioso sciita Moqtada al-Sadr ha rivendicato la vittoria alle elezioni di ieri in Iraq, contrassegnate da un elevato tasso di astensionismo. In calo l'Alleanza per lo stato di diritto dell'ex premier Nouri al-Maliki, che avrebbe ottenuto 37 seggi. (AGI - Agenzia Italia)