Hsbc taglia 35.000 posti di lavoro per combattere il calo dei profitti

Bluerating.com ECONOMIA

Dopo le recenti dichiarazioni sui prossimi tagli di Unicredit e Ubi Banca ora la palla passa al colosso britannico Hsbc presente in ben 64 paesi, e i numeri lievitano.

Alla base di questa drastica scelta il crollo del 33% dei profitti annuali nel corso del 2019.

Hsbc taglia 35.000 posti di lavoro pari al 15% dell’organico. Un taglio quello di Hsbc pari al 15% dell’organico che porterà il totale del personale da 235.00 unità a 200.000.

Miriamo anche a semplificare il Gruppo per accelerare il ritmo del cambiamento e ridurre le dimensioni della sua base di costo. (Bluerating.com)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il piano è il più pesante per il gigante bancario dalla crisi del 2012. Quinn ha detto di temere peraltro un ulteriore contraccolpo nel 2020 legato agli effetti dell'emergenza coronavirus. (laRegione)

Verrà rafforzato l'investment banking in Asia e nel Medio Oriente e verrà mantenuto l'hub per l'investment banking a Londra. In Europa verrà ridimensionata l'attività commerciale e di ricerca sui titoli azionari per concentrarsi sulle operazioni sul mercato primario. (Yahoo Finanza)

A livello mondiale, Hsbc dei 235mila dipendenti attuali, passerà ad almeno 200mila, concorrendo così alla strutturazione di “un’organizzazione più semplice, più efficiente e più potente”. (Italia Sera)

«Abbiamo iniziato ad attuare questo piano ed io il mio team e ci impegniamo a realizzarlo in modo tempestivo» ha affermato il ceo anticipando che la banca, che lo scorso anno ha tagliato il 2% della sua forza lavoro o 4.700 posti, potrebbe tagliare altri 35mila posti nei prossimi tre anni. (Corriere della Sera)

La più grande banca europea ridimensionerà le operazioni negli Stati Uniti, nell'Europa continentale e nella propria banca d'investimento dopo aver registrato un calo del 53% sull'utile netto del 2019, che si è attestato a 5,97 miliardi di dollari. (Italia Oggi)

Quinn ha detto di temere peraltro un ulteriore contraccolpo nel 2020 legato agli effetti dell’emergenza coronavirus. Quinn ha spiegato che il numero di dipendenti del gruppo nel mondo, pari a 235’000, dovrà essere ridotto a 200’000 per fine 2022. (Corriere del Ticino)