Le classi del prossimo anno scolastico con gli stessi numeri pre Covid, un salto all’indietro. Lettera

Orizzonte Scuola SALUTE

In estate si è lavorato alacremente e con enorme senso di responsabilità per adattare le aule alle nuove misure di prevenzione e contenimento della diffusione del Sars-Cov-2.

L’organico di diritto avrebbe avuto senso solo con le giuste correzioni, anche perché del prossimo anno abbiamo certezza…. Torneremo in estate a ristorarci tra banchi, distanze e ricerca di locali?

Le classi del prossimo anno scolastico con gli stessi numeri pre Covid, un salto all’indietro. (Orizzonte Scuola)

La notizia riportata su altre testate

Le scuole sono in allerta, infatti, per le possibili assenze che potrebbero verificarsi tra docenti e bidelli fuori sede, quelli cioè che hanno la famiglia di origine fuori regione, spesso al Sud. Non tutti rientreranno in classe domani. (leggo.it)

Stefano De Stefano. ISCRIVITI al nostro canale Youtube. METTI MI PIACE alla nostra pagina Facebook 6) Infine, sarebbe il caso che la maggioranza dei docenti cominciasse a farsi sentire, accanto agli studenti – pochi – che protestano per riaprire tutte le scuole e diminuire il numero degli alunni per classe. (Tecnica della Scuola)

Perchè AstraZeneca gli è stato sconsigliato, anche dal suo medico di famiglia; dovrebbe allora ricevere la dose prodotta da Moderna o Pfizer. I contagi da Covid rimangono alti, c’è chi ha diritto a vaccinarsi prima di altre categorie, ma non può. (Tecnica della Scuola)

Mentre entro un paio di settimane si prevede la fine della vaccinazione del personale scolastico, è confermata la campagna di screening, in farmacia, per alunni, loro familiari e lo stesso personale scolastico. (Quotidiano.net)

L’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia n 22 ore settimanali nella scuola elementare n 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in cinque giornate settimanali. (Orizzonte Scuola)

Sono circa 100 mila gli alunni che oggi rimetteranno piede in classe, dalle materne alla prima media, più i nidi sui quali a livello territoriale non è mai stato compiuto un censimento. Sono più o meno 80 mila gli statali, ai quali vanno aggiunti gli oltre 20 mila delle paritarie, soprattutto all’infanzia. (Brescia Oggi)