Violenza sulle donne, carcere per chi manomette braccialetto elettronico. Le altre misure

Sky Tg24 INTERNO

Ansa. Per chi manomette il braccialetto elettronico è previsto il carcere.

Nessun problema pratico per il maggior ricorso a questo dispositivo, che dovrà servire anche a rendere più effettivi l'obbligo di allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima: l'uso di questi dispositivi di controllo a distanza non sarà più subordinato alla clausola della verifica della loro disponibilità, perché ora ce ne sono ed è stato dunque superato il problema della carenza che ne limitava l'utilizzo

(Sky Tg24)

La notizia riportata su altri giornali

Vittime che ora potranno usufruire di un indennizzo pari a un terzo della cifra totale, come già previsto nei casi di estorsione. di Nicolò Guelfi. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al disegno di legge che inasprisce le pene per chi commette violenza sulle donne. (Luce!)

Tale sostegno è essenziale per le donne che «spesso non denunciano a causa della difficile condizione economica in cui si trovano», ha ricordato Lamorgese. Secondo Di Nicola Travaglini, si continua a intervenire sulla parte repressiva e non su quella della concreta tutela delle donne sottoposte a violenza. (Domani)

Aspettare passivamente che un gesto così feroce si ripeta, magari con qualche variante ancora più crudele? E così altre donne sono state di nuovo vittime della furia incomprensibile da parte di ex mariti, ex fidanzati, e non solo. (Quotidiano del Sud)

E nessun uomo di mezzo, giusto il premier Mario Draghi, ma giù in platea, sia pure in prima fila, come a benedire l’iniziativa senza volerla intralciare. Sul tavolo, ci sono i sacrosanti diritti, compreso poter vivere senza essere massacrate di botte o molestate sfacciatamente, della maggioranza più minoritaria del mondo (Corriere della Sera)

L’odio sui social. Segre ha anche affrontato il tema dell’odio in rete, in particolare quello che si scatena tra giovani sui social network. Liliana Segre si schiera a favore del pacchetto di nuove norme approvato ieri, 3 dicembre, in Consiglio dei ministri e che dà una stretta alla lotta contro la violenza sulle donne. (Open)

Elena Bonetti, contenente misure volte a contrastare la violenza sulle donne. Perché questo è il DDL Bonetti. (Panorama)