Johnson-Corbyn, stasera in tv il primo duello in vista delle elezioni del 12 dicembre

L'Occidentale ESTERI

Ma, appunto, furono in tre, mentre stasera gli scambi di fioretto saranno modellati sullo schema delle presidenziali americane, a nominations avvenute.

Il 12 dicembre prossimo si voterà nel Regno Unito per eleggere i nuovi membri della Camera dei Comuni, e di conseguenza per eleggere (o rieleggere) il nuovo primo ministro.

I consensi espressi, infatti, indicano che l’attenzione degli elettori si sta polarizzando intorno ai due partiti maggiori – mentre prima sembrava una corsa a quattro, che includeva anche i Lib-dems e il Brexit party di Nigel Farage (L'Occidentale)

Su altri media

“Potete tagliare tutti i fiori, ma non potrete fermare la primavera”, ha detto Corbyn ricordando un verso di Neruda dopo aver insistito sulla volontà di mettere concretamente in pratica le riforme “radicali” indicate nel manifesto e sulla loro attuabilità a dispetto “dell’implacabile opposizione di cattivi manager” che sfruttano i lavoratori, “evasori fiscali”, “grandi proprietari di casa imbroglioni”, “industriali inquinatori”. (la voce d'italia)

L'operazione propagandistica ha riguardato l'account del quartier generale della campagna conservatrice (Conservative Campaign Headquarter, CCHQPress), seguito da 76'000 utenti, che ieri ha improvvisamente cambiato nome e avatar: diventando "factcheckUK" e iniziando fra l'altro a far le bucce alle affermazioni di Corbyn, come se fosse un account indipendente di verifica. (Ticinonline)

L'alternativa è un governo "Corbyn-Sturgeon" a guida Labour, che porterà "nuovi rinvii e divisioni", con "un secondo referendum sulla Brexit e uno sulla secessione della Scozia". - LONDRA, 19 NOV - Boris Johnson è tornato ad accusare nel primo duello tv con Jeremy Corbyn il Parlamento britannico di aver bloccato la Brexit dopo il referendum del 2016 imponendo le elezioni di dicembre. (La Nuova Sardegna)

L'alternativa, secondo Johnson, è un governo "Corbyn-Sturgeon" a guida Labour, che porterà "nuovi rinvii e divisioni", con "un secondo referendum sulla Brexit e uno sulla secessione della Scozia". (Sky Tg24 )

Ancora più profonde sono state le distanze sul resto dei rispettivi programmi e slogan. A meno che, come ha ironizzato in conclusione Julie Etchingham rivolgendosi in particolare al premier, non sia spuntato fuori da qualche parte “l’albero magico” dei soldi. (America Oggi)

- LONDRA, 19 NOV - Le elezioni britanniche del 12 ottobre sono un'occasione "per cambiare": i governi Tory hanno "fallito su economia, sanità e Brexit", il Labour offre "un cambiamento per i molti, non per i pochi". (La Nuova Sardegna)