A Bergamo riaprono i musei: Caravaggio all'Accademia Carrara

In particolare la riapertura dello storico museo avviene nel segno di Caravaggio, con l'esposizione, nella collezione permanente, del dipinto "I musici", del quale il Metropolitan Museum di New York ha concesso il prolungamento del prestito per tutta l'estate.

Milano, 22 mag.

(askanews) - Bergamo riparte dalla cultura: il 22 maggio, dopo mesi di grandi sofferenze per la pandemia di Coronavirus che ha colpito questo territorio in modo particolarmente duro, i musei hanno riaperto e in particolare lo ha fatto l'Accademia Carrara, diretta da Maria Cristina Rodeschini. (Yahoo Finanza)

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L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia Carrara, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca. (Artribune)

Tra i tre giovani impegnati in un intrattenimento musicale, il pittore si autoritrae, secondo una pratica diffusa e qui rappresentata in una scena di decisa modernità, con quella figura che ci dà le spalle e di cui intuire le sembianze attraverso il profilo appena accennato". (Arte.it)

Caravaggio in Bergamo” è il titolo scelto per sottolineare sia l’appartenenza dell’Accademia Carrara alla città sia il desiderio di ripartenza comune alla cittadinanza. New York e Bergamo guardano al futuro insieme, grazie all’arte e alla solidarietà. (La Repubblica)

L’Accademia Carrara è il primo museo in Italia ad adottarlo. Donando 5 euro, se ne potrà avere una con marchio Carrara, realizzata dalla Santini. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Una riapertura che ha visto coordinarsi i musei cittadini: per ora ripartiranno in maniera graduale e solo nel weekend. Chiudevano visivamente il percorso della mostra «Tiziano e Caravaggio in Peterzano», esposizione che pochi, a causa dell’epidemia, hanno potuto ammirare. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Il pubblico potrà visitare la collezione permanente del museo e “Il suono del becco del picchio” di Antonio Rovaldi, ospitata in sala Vitali, un progetto Gamec, Galleria d’Infinearte moderna e contemporanea di Bergamo (IL GIORNO)