A Bergamo riaprono i musei: all'Accademia Carrara con Caravaggio

(askanews) – Bergamo riparte dalla cultura: il 22 maggio, dopo mesi di grandi sofferenze per la pandemia di Coronavirus che ha colpito questo territorio in modo particolarmente duro, i musei hanno riaperto e in particolare lo ha fatto l’Accademia Carrara, diretta da Maria Cristina Rodeschini.

La riapertura dei musei, con tutte le misure di sicurezza previste dalla legge, rappresenta dunque per Bergamo qualcosa di importante e di simbolico, che investe l’intera sfera della vita sociale, non solo quella culturale. (Yahoo Notizie)

Ne parlano anche altri giornali

Tra i tre giovani impegnati in un intrattenimento musicale, il pittore si autoritrae, secondo una pratica diffusa e qui rappresentata in una scena di decisa modernità, con quella figura che ci dà le spalle e di cui intuire le sembianze attraverso il profilo appena accennato". (Arte.it)

«Le giuste distanze e i non assembramenti riducono il pericolo di contagio – dichiara la direttrice dell’accademia, Maria Cristina Rodeschini – le misure da noi adottate permettono di muoversi senza impedimenti, in condizioni di totale sicurezza". (IL GIORNO)

In particolare la riapertura dello storico museo avviene nel segno di Caravaggio, con l'esposizione, nella collezione permanente, del dipinto "I musici", del quale il Metropolitan Museum di New York ha concesso il prolungamento del prestito per tutta l'estate. (Yahoo Finanza)

«Per ora è rossa con dei cuori, ma stiamo pensando di realizzarne di diversi tipi, magari con qualche capolavoro del museo», anticipa Bonaldi. La pinacoteca, come gli altri musei cittadini, ieri ha riaperto i battenti sino alle 22, dopo due mesi di chiusura per Covid. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L’opera di Caravaggio è esposta all’interno del percorso museale, nello storico palazzo sede dell’Accademia Carrara, e inserita grazie a un allestimento studiato ad hoc, nella sala dedicata alla pittura del Seicento, a fianco alle opere di cultura caravaggesca. (Artribune)

Un gesto di solidarietà che consente al museo bergamasco di riaprire le porte da domani venerdì 22 maggio esponendo uno dei quadri più celebri di Michelangelo Merisi. New York e Bergamo guardano al futuro insieme, grazie all’arte e alla solidarietà. (La Repubblica)