Autostrade, pannelli pericolosi: Tomasi indagato, già interrogato

Corriere della Sera INTERNO

Il fascicolo è stato aperto con le ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti.

Genova «Il nuovo ponte di Genova ad Autostrade».

Ad ogni modo il manager è ancora sotto indagine ma è presumibile che la sua posizione possa essere archiviata.

È stato interrogato come persona informata dei fatti a gennaio per l’acquisto di 30 milioni di pannelli fotovoltaici rivelatisi poi pericolosi. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Un’indagine, seppure datata e su cui sono arrivate puntuali e dettagliate precisazioni, comunque indebolisce Autostrade. Al di là dell’avviso di garanzia all’ad di Aspi, dimostra una cosa sola: Autostrade non ne ha azzeccata una. (L'HuffPost)

Lo si legge in una nota diffusa da Autostrade per l'Italia in merito alle notizie di stampa. Di tali progetti non hanno mai fatto parte le barriere fono-assorbenti oggetto di indagine - installate su 60 km su un totale di 3.000 km della rete Aspi - rispetto alle quali Tomasi non ha mai avuto alcuna responsabilità diretta o indiretta". (Rai News)

Tomasi aveva ricevuto l’avviso di garanzia già a gennaio, ma la notizia è stata tenuta riservata fino ad oggi. L’ingegnere «prendeva parte al comitato grandi opere per presentare altri progetti». (Open)

Tomasi e l'inchiesta sui pannelli, la società: "Posizione già chiarita". - Continua l'alta tensione intorno ad Atlantia, holding che fa capo alla famiglia Benetton, e alla sua controllata Autostrade per l'Italia (Aspi). (la Repubblica)

Per quanto riguarda Tomasi c’è un altro elemento che viene riconosciuto dagli inquirenti, secondo cui l’attuale ad di Aspi ha “un modo di operare diverso da chi lo ha preceduto”. (Fanpage.it)

Nella nota viene sottolineata la massima collaborazione di Tomasi all’indagine, che avrebbe fornito ogni informazione utile durante l’incontro che si è tenuto lo scorso gennaio presso la procura di Genova (ilGiornale.it)