Cosa succede a Marcell Jacobs: «Sente dolore ogni volta che accelera»

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I muscoli del campione. Il suo allenatore Paolo Camossi è ottimista: «Vedrete, Marcell tornerà a mettersi alle spalle tante gente.

Da quel giorno per lui solo rinunce: Stoccolma prima e i Mondiali di atletica poi.

In tre mesi, invece tre infortuni, preceduti a Nairobi da un virus intestinale.

Il 25 giugno, meno di un mese fa, Marcell Jacobs ha vinto nei 100 metri ai Campionati italiani di atletica. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Nella prossima nottata Sky proporrà un secondo canale sui Mondiali, in corso di svolgimento nella città americana, dedicato esclusivamente alla finale del salto in alto, che avrà tra i protagonisti anche l’oro olimpico di Tokyo Gianmarco Tamberi. (Digital-Sat News)

Il papà-allenatore: "A 2.30 il podio è possibile". Dal nostro inviato Andrea Buongiovanni @abuongi. Aggrappati alle ali di Gianmarco Tamberi. L'oro olimpico va a caccia del solo titolo che gli manca malgrado la condizione fisica precaria. (La Gazzetta dello Sport)

L'alternativa è rappresentata dallo streaming, attraverso il sito o l'applicazione di Sky Go e RaiPlay, oppure tramite Now, il servizio di streaming live e on demand di Sky Sarà possibile seguire la gara di Tamberi in diretta tv in chiaro sulla Rai, che la trasmetterà su Rai Due, oppure su Sky, per la precisione su Sky Sport Arena (numero 204). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La finale di Eugene dice che con lui in pista non ci sarebbe stata la tripletta americana. L’ecografia ha manifestato una contrattura e sappiamo che compromettere l’adduttore vorrebbe dire finire la stagione”, la spiegazione di Camossi. (Eurosport IT)

Di sicuro la rinuncia del compagno del trionfo a cinque cerchi, Jacobs, ha caricato sulle spalle di Gimbo ulteriori responsabilità. Debbo saltare sul dolore del nervo, debbo ignorare il male e debbo evitare di guardare gli altri, gli avversari, se no mi deprimo (QUOTIDIANO NAZIONALE)

I 100 metri iniziati al rallentatore, con un cartellino giallo a segnare il ritardo, erano un segnale chiaro: non si corre con il freno a mano tirato, carichi di inquietudine e gonfi di pensieri. DALL’INVIATA A EUGENE. (La Stampa)