Doppia retromarcia del governo, anche oggi

L'HuffPost INTERNO

Quando le automobili e i camion sono ormai in coda davanti ai distributori di benzina, il governo tenta la retromarcia. Anzi, ne prova due. Perché oltre a quella sul decreto Trasparenza, comprensivo dei cartelli sul prezzo medio del carburante, il governo Meloni innesca la modalità ritirata anche sulle intercettazioni. Per far pace con i benzinai, a pochissime ore dallo sciopero, le prova tutte fino alla fine, senza riuscirci. (L'HuffPost)

Ne parlano anche altre testate

Prime timide file ai distributori a Roma, a poche ore dall'inizio dello sciopero di due giorni dei benzinai, self service compresi, che per rete stradale e autostradale si concluderà giovedì 26 gennaio (rispettivamente inizio e fine alle 19 e alle 22). (Il Sole 24 ORE)

Benzinai in sciopero da stasera per 48 ore chiusi anche i self L’agitazione (La Provincia Pavese)

Dico smontarlo e non demolirlo, perché lo stesso potrebbe essere “riciclato” in altri luoghi o riciclato nel senso vero del termine. Il mio plauso nasceva dalla considerazione che una piazza ormai buia in tutti i sensi potesse in qualche modo essere rimessa in discussione da qualsiasi forma di rivitalizzazione così come poteva essere la ruota. (Corriere di Lamezia)

Impianti gestiti dalle compagnie petrolifere Benché la cosa migliore da fare sarà senza dubbio quella di fare il pieno in anticipo, chi avesse bisogno di ulteriori rifornimenti potrà comunque - pur con qualche difficoltà - trovare un distributore aperto. (inSella)

Ma per legge alcune pompe dovranno restare aperte: ecco quelle attive a Napoli e in Campania durante lo sciopero. (Fanpage.it)

Invece di sospendere il servizio, i benzinai si sarebbero dovuti attivare per garantirlo e questo rende lo sciopero in corso ancora più sbagliato e inaccettabile” “A nostro avviso si tratta di uno sciopero sbagliato – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – sia per le motivazioni che per la tempistica. (Frosinone News)