Mussolini resta cittadino onorario di Salò: nella città simbolo della Repubblica sociale bocciata la revoca

La Repubblica INTERNO

Nell'aprile scorso a Bergamo il Consiglio comunale ha votato per togliere la cittadinanza onoraria a Mussolini, anche in questo caso decisa 96 anni fa da un commissario prefettizio.

Benito Mussolini rimane cittadino onorario di Salò (Brescia).

La questione del riconoscimento che tanti comuni avevano fatto al duce durante il Ventennio non è nuova e, anzi, interroga trasversalmente la politica.

Più volte il sindaco di centrosinistra Giorgio Gori aveva detto che riteneva che la revoca non aggiungesse nulla al "tasso di antifascismo" della città. (La Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Gli unici voti a.sostegno della mozione sono quelli dei consiglieri del gruppo che ha presentato la mozione, Salò Futura: Giovanni Ciato, Francesco Cagnini e Manuela Zaminato. «È una mozione strumentale e anacronistica - hanno sostenuto dai banchi della maggioranza - La revoca non porterebbe alcun vantaggio ai cittadini. (La Stampa)

L'onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. Così ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale riunitosi ieri sera in un municipio blindato dalle forze dell'ordine. (Sky Tg24 )

Se la cittadinanza venisse revocata oggi, 90 anni dopo, non avrebbe senso e rischierebbe di fare dimenticare gli errori del Ventennio fascista. Mozione bocciata 14 a 3 in consiglio comunale Salò: Benito Mussolini resta cittadino onorario, anche la Lega vota contro la revoca Il consiglio comunale di Salò, città dalla quale prese il nome la Repubblica Sociale Italiana, ha deciso di mantenere attiva la cittadinanza onoraria per Benito Mussolini. (Rai News)

Lo ha deciso ieri sera a maggioranza il consiglio comunale della città lombarda che ha respinto una mozione di un gruppo dell’opposizione. La proposta è stata quindi respinta con 14 voti contrari e 3 favorevoli, questi ultimi proprio quelli di Salò Futura. (ilGiornale.it)

La replica dell'Anpi. Una decisione che non ha però smorzato le polemiche sul riconoscimento concesso a Mussolini nel 1924 dall'allora commissario prefettizio di Salò. La cittadinanza è stata mantenuta anche quando in consiglio sedevano persone che di antifascismo e lotta partigiana sapevano molto. (BresciaToday)

L’onorificenza attribuita nel 1924 resta in vigore, come è stato negli ultimi 96 anni. Così ha deciso, a maggioranza, il Consiglio comunale riunitosi ieri sera in un municipio blindato dalle forze dell’ordine. (L'HuffPost)