Cosenza, studentessa va a scuola con jeans strappati, prof glieli copre con lo scotch: «Poco decorosi»

ilmessaggero.it INTERNO

Ha fatto ricorso allo scotch la vicepreside di una scuola di Cosenza per riportare il decoro.

«Stamattina una studentessa si è presentata in una scuola di Cosenza indossando dei normalissimi jeans strappati e la vicepreside ha deciso di coprire gli strappi dei pantaloni, definendoli 'poco decorosì e 'inadeguati al contesto scolasticò, con dei pezzi di scotch», si legge sulla pagina Facebook.

La denuncia arriva dal Fronte della Gioventù comunista di Cosenza. (ilmessaggero.it)

Ne parlano anche altre testate

«Che, invece, provveda a mettere scotch ai jeans, come accaduto a Cosenza, è un altro conto Uno stile di vestiario diffuso tra i giovani dalla notte dei tempi, ma che la vicepreside dell’istituto trovava evidentemente intollerabile. (Il Primato Nazionale)

Basterebbe questo a stabilire il valore del quadro e della mostra tutta” E’ stato fatto? (Quotidiano di Ragusa)

La vicepreside ha deciso di coprire gli strappi dei pantaloni, definendoli ‘poco decorosì e ‘inadeguati al contesto scolasticò, con dei pezzi di scotch». Una studentessa aveva i jean strappati e l’insegnante gliel’ha così attaccati in modo che non fossero troppo vistosi. (Il Fatto Vesuviano)

Le Samot di Ragusa e Palermo hanno realizzato un video – emozionante – che testimonia la cura e l’attenzione nei confronti delle cure palliative e della lotta al dolore in un percorso di cura fatto di vicinanza ed empatia. (Quotidiano di Ragusa)

Riteniamo vergognosi atti di questo genere che si sarebbero ripetuti svariate volte e sono il frutto di cosa è diventata la scuola pubblica. Ma qualcuno non è voluto mancare all’appuntamento e le ragazze hanno indossato anche loro i jeans strappati con la toppa della discordia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“Il sindaco ancora mercoledì sera, in consiglio comunale, giustificava tutte le procedure attivate e gli elementi che ne avevano consigliato l’elargizione di soldi pubblici per la mostra del “presunto” Caravaggio. (Quotidiano di Ragusa)