Tagadà, Matteo Bassetti e il ragionato ritorno alla normalità: "Perché sono due mesi che do la mano"

17 giugno 2021 a. a. a. "Sono due mesi che do la mano per una semplice ragione.

Tornando all'argomento mani, poi, Bassetti ha continuato: "Possiamo dare la mano ad altre persone, l'importante è che con quelle mani poi non andiamo a toccare naso, bocca e occhi.

"Se chi me la stringe non se l'è lavata io poi me le igienizzo le mani.

Lavarsi le mani salva la vita e fa bene, ma non è non dandosi la mano che si risolve il problema"

Non dimentichiamo che le cose cambiano, ciò che andava bene 15 mesi fa probabilmente oggi va meno bene". (Liberoquotidiano.it)

La notizia riportata su altri media

"Pensare che la gente possa portare la mascherina all'aperto con 35 gradi centigradi obbligatoriamente in qualche contesto - commenta Bassetti - è sbagliato e non utile. Le varianti, ha ribadito Bassetti "sono la migliore pubblicità per i vaccini (La Repubblica)

Secondo Bassetti in Italia non si impara mai la lezione, poiché in questi ultimi mesi non si è provveduto a stabilizzare le risorse umane per far fronte alle emergenze. “Della variante russa – evidenzia Bassetti – non sappiamo molto, ma quasi certamente è coperta dai vaccini. (ilGiornale.it)

"Pensare che la gente possa portare la mascherina all'aperto con 35 gradi centigradi obbligatoriamente in qualche contesto - commenta Bassetti - è sbagliato e non utile. Quando i francesi e i tedeschi chiudevano, qui in Italia si diceva che dovevamo chiudere pure noi, e ora che in Francia tolgono la mascherina all'aperto? (Adnkronos)

"Basta mascherine all'aperto e proroga dell'emergenza". Nuovo braccio di ferro tra Salvini e Draghi. (Corriere dell'Umbria)

Immediata la replica del direttore di ‘Libero’ Alessandro Sallusti: “Sono totalmente d’accordo con il professor Bassetti: basta coi giornalisti che fanno i virologi. I virologi non sono fatti per orientare l’opinione pubblica. (Imola Oggi)

Il direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, interviene così nel dibattito sull’obbligo di utilizzo all’aperto delle protezioni al volto, che il governo ipotizza di poter rimuovere il 15 luglio. (Virgilio Notizie)