Maradona, la morte un anno fa: tutto quello che è successo dall’addio del mito

Corriere della Sera ESTERI

È il 25 novembre 2020 e accade tutto nel suo appartamento di Tigre.

La causa è un edema polmonare acuto conseguente a insufficienza cardiaca.

Dopo la sua morte il feretro è stato esposto in una camera ardente allestita all’interno della Casa Rosada a Buenos Aires, dove migliaia di persone si sono messe in coda per tributare l’ultimo saluto al campione argentino.

I funerali si sono tenuti due giorni dopo, e Maradona è stato sepolto accanto ai genitori nel cimitero Jardin Bella Vista di Buenos Aires

«È morto Maradona». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

Secondo il Medico, Maradona era “dipendente da tutto: droghe, alcol, tabacco, sesso, qualunque cosa”. Alvarez entrò in Argentina a 16 anni e se ne andò a 17″ (Il Primato Nazionale)

Rientrato a Tigre a osservare un lungo periodo di convalescenza dopo l'intervento, Maradona muore improvvisamente per un edema polmonare acuto conseguente a un'insufficienza cardiaca. L'esperienza più significativa alla guida della seleccion argentina, condotta ai Mondiali del 2010 e portata fino ai quarti di finale. (TUTTO mercato WEB)

Così il 2 dicembre 2020, a una settimana esatta dalla morte di Maradona, cuore, fegato e reni sono stati trasferiti al Dipartimento di Anatomia Patologica della Soprintendenza scientifica della Polizia della provincia di Buenos Aires (La Gazzetta dello Sport)

Questa l’indiscrezione che ha fatto scalpore nei giorni scorsi, di quotidiano in quotidiano e di tweet in tweet. L’organo è stato estratto durante l’autopsia per ulteriori studi: una procedura spesso applicata quando le ragioni della morte non sono chiare. (IlNapolista)

LEGGI: Maradona, non solo Giannina quanti figli ha e chi sono. A destare sospetti, inoltre, sono state le dimissioni dalla clinica Olivos in seguito all’operazione alla testa, ritenute da molti troppo precoci per le condizioni di salute generali in cui versava Maradona dopo il delicato intervento (Contra-Ataque)

È qui che da quasi un anno si trova il cuore di Diego Armando Maradona, espiantato il 25 novembre 2020 per essere analizzato nell'autopsia iniziata sei ore dopo la sua morte, avvenuta alle ore 12 argentine nell'appartamento del Barrio San Andres a Tigre, 25 chilometri dalla Capital Federal. (Il Mattino)