Coppie gay e figli, Manfredi e gli altri sindaci

napoli.corriere.it INTERNO

Non si arresta l'iniziativa dei sindaci progressisti sulle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi ha nuovamente sentito, questa sera, i colleghi Beppe Sala (Milano), Roberto Gualtieri (Roma), Dario Nardella (Firenze), Matteo Lepore (Bologna) e Stefano Lo Russo (Torino). Manfredi aveva già detto che «c'è un vuoto normativo che va assolutamente colmato: quando si discute dei diritti dei bambini, è necessario provvedere con una legge che li garantisca. (napoli.corriere.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Parole della copresidente del gruppo dei Verdi/Ale nel Parlamento Europeo, la tedesca Terry Reintke, durante una conferenza stampa insieme al sindaco di Milano Giuseppe Sala in visita al Parlamento Europeo per chiedere aiuto contro lo stop alle registrazioni dei figli di coppie omogenitoriali da parte di alcuni Comuni in Italia. (L'Espresso)

TRENTO. "Chiediamo un incontro urgente con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi". È quanto si legge in una nota congiunta dei sindaci di Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze e Bari al termine di una riunione sui figli delle coppie omosessuali. (l'Adige)

A parlare è Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, la città che assieme alla rete dell'associazionismo e la società civile sta guidando l'iniziativa dei Municipi per i diritti dei bambini delle coppie Lgbt+, che ha raccolto consensi e adesioni anche nelle più grandi città d'Italia. (L'HuffPost)

"Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri": è quanto affermano in una dichiarazione congiunta i sindaci di 7 grandi città. (Fanpage.it)

Ma il protagonismo dei sindaci progressisti delle grandi città è un fatto politico. Quello è un vecchio film, con svariati e inutili remake nel corso della Seconda Repubblica, e nessuno intende girarlo di nuovo. (la Repubblica)

L'evento in agenda per il 12 maggio. Le associazioni Lgbt apprezzano: “Qualsiasi iniziativa è utile”. I radicali incalzano: “Registrino comunque i piccoli all’anagrafe” (La Repubblica)