Riconoscimento dei figli alle coppie gay, Blengino e Deptro: "Quando una risposta della sindaca pro-Schlein di Cuneo?"

TargatoCn.it INTERNO

È stata presentata ieri alla Camera dei deputati l’iniziativa di Radicali italiani e +Europa “Caro Sindaco, trascrivi.” Una mozione, resa disponibile per tutti i Consiglieri comunali italiani (pubblicata anche sul sito radicalicuneo.org) per impegnare i Sindaci a riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali “ribellandosi all’inutile e crudele azione proibizionista di Piantedosi”, come dichiarato dalla stessa Emma Bonino (TargatoCn.it)

La notizia riportata su altri media

"Nell’attesa di una legge, noi Sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri": è quanto affermano in una dichiarazione congiunta i sindaci di 7 grandi città. (Fanpage.it)

Battaglia per i figli delle coppie gay, Torino convoca i sindaci di tutta Italia di Stefania Aoi (La Repubblica)

A parlare è Stefano Lo Russo, primo cittadino di Torino, la città che assieme alla rete dell'associazionismo e la società civile sta guidando l'iniziativa dei Municipi per i diritti dei bambini delle coppie Lgbt+, che ha raccolto consensi e adesioni anche nelle più grandi città d'Italia. (L'HuffPost)

L’Europa ci guarda e non è un bello spettacolo. C'è «assolutamente il rischio di una 'orbanizzazione' dell'Italia. Questa è la paura che sta dietro molti degli sviluppi che vediamo. Ci possono essere sviluppi contrari allo Stato di diritto in Polonia e Ungheria, ma l'Italia è un Paese fondatore e uno dei più grandi dell'Unione». (L'Espresso)

Ieri si sono riuniti via call Roberto Gualtieri (Roma), Beppe Sala (Milano), Stefano Lo Russo (Torino), Gaetano Manfredi (Napoli), Dario Nardella (Firenze), Matteo Lepore (Bologna), Antonio Decaro (Bari). (la Repubblica)

Ma, iniziative organizzate che vedono protagonista il centrosinistra, si levano voci critiche anche nel centrodestra, come quella del sindaco leghista di Treviso, Mario Conte, presidente dell'Anci Veneto. (l'Adige)