Assalto a Roma, solidarietà di Emiliano alla Cgil: "CasaPound e Forza Nuova devono essere sciolte"

Il Quotidiano Italiano - Bari INTERNO

Letta ha oggi chiesto lo scioglimento dì Forza Nuova e ovviamente automaticamente anche di Casapound

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha portato oggi la sua solidarietà alla Cgil intervenendo al presidio organizzato nella sede di Lecce.

“La posizione che tutti dobbiamo assumere è questa – ha detto Emiliano – Forza nuova e CasaPound vanno sciolte perché sono organizzazioni neofasciste con le quali non si può più ragionare e bisogna assolutamente applicare le leggi”. (Il Quotidiano Italiano - Bari)

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Dopo essere stato nella sede leccese, Emiliano si è presentato presso la sede neretina del sindacato alzando il pugno chiuso sulle note di Bandiera Rossa. E’ a partire da questa affermazione che la segretaria ha lanciato al presidente l’invito, raccolto senza esitazione, a portare la solidarietà anche a Nardò (TeleRama News)

A Lecce ha portato la sua solidarietà il presidente della Regione Michele Emiliano. Perché non vedo nessuna differenza tra queste due formazioni e noi combatteremo per questo risultato" (Ilikepuglia)

Io farò dì tutto per quelle che sono le mie energie perché il governo prenda una decisione forte. (BAT Magazine)

Letta ha oggi chiesto lo scioglimento dì Forza Nuova e ovviamente automaticamente anche di Casapound (TarantoBuonaSera.it)

BARI - Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha portato oggi la sua solidarietà alla Cgil intervenendo al presidio organizzato nella sede di Lecce:“La posizione che tutti dobbiamo assumere è questa - ha detto Emiliano - Forza nuova e Casapound vanno sciolte perché sono organizzazioni neofasciste con le quali non si può più ragionare e bisogna assolutamente applicare le leggi. (Giornale di Puglia)

Intervenendo a Nardò, come aveva già fatto a Lecce, la segretaria Fragassi ha detto - rivolgendosi al presidente Emiliano - che «sui valori costituzionali noi non siamo disposti a trattare, perché sono valori di tutti, non della Cgil». (Corriere del Mezzogiorno)