Il riscaldamento globale cambia i laghi del mondo

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“Ora abbiamo escluso la possibilità che questi cambiamenti siano causati dalla naturale variabilità del sistema climatico”, aggiunge Inne Vanderkelen, co-coordinatrice dello studio.

Dopo aver determinato l’impatto storico del cambiamento climatico sui laghi, i ricercatori hanno analizzato gli scenari futuri, trovando chiare somiglianze tra i cambiamenti osservati nei laghi e le simulazioni fatte sui laghi in un clima influenzato dalla emissioni di gas serra

Non si tratta però di un fenomeno dovuto alla naturale variabilità del clima, ma unicamente alle emissioni di gas serra. (Ticinonews.ch)

Ne parlano anche altri media

Molti paesi, tra cui Australia, Giappone e Arabia Saudita, vogliono mitigare la necessità di eliminare rapidamente i combustibili fossili per rallentare il cambiamento climatico. più costruttivo. Secondo la BBC, la stragrande maggioranza dei commenti dei governi è costruttiva e mira a migliorare la qualità del rapporto finale. (TecnoSuper.net)

In uno dei rapporti di Lancet si stima che negli ultimi anni “sempre più persone si trovavano in luoghi in cui possono fiorire malattie legate alle zanzare come la malaria e la febbre dengue. In alcune nazioni più povere, la stagione delle zanzare che diffondono la malaria si è ampliata in maniera costante dagli anni '50 al giorno d’oggi” (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Parlamento Ue ha adottato la sua posizione sulla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici – COP26 – che si terrà dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow. Per accelerare il ritmo dell’azione climatica, l’Ue dovrebbe sostituire l’attuale piano decennale con un calendario quinquennale per tutti i paesi membri. (Energia Oltre)

Ha notato che i paesi ad alto rischio “Non hanno la capacità di adattarsi”. Gli uragani, che saranno più frequenti, possono farlo inquinamento delle fonti d’acqua, che potrebbe portare a un aumento delle malattie in molti di questi undici paesi. (Flamina&dintorni)

Per saperne di più clicca qui. Basti pensare ai disastrosi eventi climatici che hanno colpito il nostro Paese, e più in generale il nostro Pianeta, durante la scorsa estate. (Advisoronline)

Nella notte tra il 18 e il 19 ottobre in diverse città italiane sono comparsi degli inquietanti teschi sulle statue del centro. La sua installazione, che prende il nome di “The voice OFF the planet” è stata realizzata in collaborazione con Extinction Rebellion, movimento internazionale ambientalista apartitico, nato a Londra. (greenMe.it)