Standard & Poor's conferma rating Italia a BBB e alza outlook a positivo

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Che non si accontenta di un rimbalzo congiunturale, per quanto eccezionale nei numeri, e nemmeno di un premier autorevole, per quanto eccezionale nel curriculum.

Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Il debito italiano che oggi viaggia poco sotto al 160% del Pil spaventa meno di quando era ancorato poco sopra il 130%.

Ma chi tiene sotto osservazione il debito pubblico deve avere per mestiere uno sguardo lungo. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Milano - Due giorni fa Standard and Poor’s, una delle più seguite agenzie di rating, ha confermato il punteggio sull’Italia (tripla B) ma ha migliorato l’outlook, la prospettiva sul paese, alzandolo a “positivo” rispetto al precedente “stabile”. (La Repubblica)

I nostri calcoli invece, portano a un fair value in area 3,50, in ribasso rispetto al precedente target di 4 euro euro. La nostra strategia di investimento. Il titolo IREN ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 2,708 euro, in rialzo del 4,23% rispetto alla seduta precedente. (Proiezioni di Borsa)

S&P Global Ratings ha mantenuto invariato a 'BBB' il rating dell'Italia ma ha rivisto alzato l'outlook a 'positivo', da 'stabile' motivando la decisione con la stima di "una forte ripresa guidata dagli investimenti nel 2021 e nel 2022, che riporterà il PIL italiano sopra i livelli del 2019 un anno prima delle nostre previsioni". (Adnkronos)

S&P conferma il rating BBB per l'Italia e alza l'otulook a 'positivo' da 'stabile'. (La Repubblica)

L’Italia incassa una promozione dalla società statunitense S&P. Italia: migliora l’outlook di S&P per questi motivi. Con l’aggiornamento del giudizio di S&P sull’Italia si riaccendono i riflettori sul nostro Paese. (Money.it)

Non prevediamo che la posizione di bilancio dell'Italia al netto degli interessi passivi tornerà in attivo fino al 2025 "Prevediamo una forte ripresa guidata dagli investimenti nel 2021 e nel 2022, portando il Pil italiano sopra i livelli del 2019 un anno prima di quanto ci aspettassimo. (Rai News)