I confini dell’alleanza: prima grana di Decaro verso la candidatura
Shadow BARI Il sindaco Antonio Decaro è stato evocato più volte nella conferenza stampa con cui Carlo Calenda ha ufficializzato l’adesione di tre consiglieri regionali al movimento di Azione. Più volte perché la domanda è stata ripetuta e insistita: cosa farà il nuovo gruppo di Azione nel 2025? Il sottinteso è chiaro: il centrosinistra non desidera avere Azione nel perimetro dell’attuale maggioranza. (Corriere del Mezzogiorno)
Ne parlano anche altri giornali
In attuazione di quanto previsto dalla Convenzione con la Regione Lazio, il bando è stato pubblicato alla pagina della Camera di Commercio di Roma La perdita di ricavi complessiva sarà decurtata del contributo concesso nell’ambito della prima edizione. (Frosinone News)
Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con Azione e Italia Viva, che hanno fatto sempre una ferma opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le elezioni regionali». «La nostra è una coalizione che si basa su un programma condiviso e su intese politiche che sono il risultato di percorsi pubblici e trasparenti. (LecceSette)
Calenda lo chiama «ras» e «sultano», Emiliano lo accusa di aver compiuto «un atto scorretto» precisando che chi va con il leader di Azione «è fuori dalla maggioranza» e i componenti del gruppo calendiano alla Regione non ci pensano due volte, contrattaccano e annunciano a stretto giro che non sosterranno la giunta. (Corriere del Mezzogiorno)
"Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. (La Repubblica)
Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, durante una conferenza stampa a Bari in cui è stato presentato il nuovo gruppo ufficializzando il passaggio di Amati, Mennea e Clemente in Azione. (quotidianodipuglia.it)
Calenda in Azione... in Puglia: si molla il Pd, ma non la poltrona. Debutto dei calendiani: all’opposizione restando in maggioranza (LA NOTIZIA)